M.Mariotti: 'Siamo stati bravi a rispondere al Viareggio'

Un mercoledì da leoni, chiedevano i tifosi del Follonica. Stavolta sono stati accontentati, perché solo una squadra di leoni poteva ribaltare lo sciagurato 0-2 di metà primo tempo e mettere a segno un terribile parziale di 6-1, vincendo gara 2 della finale scudetto e tornando i favoriti per la vittoria finale.

Scritto da Michele Nannini - Pubblicato il 29/05/2008 - Ultima modifica
Stavolta il gol della scossa è quello di Pallares, la precisa deviazione del 2-2 che ha spalancato le porte al sorpasso azzurro. “E’ stato un gol arrivato nel momento più importante della serata – conferma il catalano – frutto di uno schema studiato in allenamento nel quale bastava solo toccare la pallina in porta. L’importante è avere la mentalità giusta, abbiamo dimostrato di essere pronti a giocare anche utilizzando la testa. Siamo già pronti per gara 3, vogliamo vincere sabato e poi andare a prenderci lo scudetto a Viareggio. La squadra sta bene, abbiamo reagito alla grande dopo lo 0-2 e abbiamo rimesso la gara sui binari giusti. E poi con un palazzetto così pieno è una gioia giocare ad hockey.”
Felici anche i Michielon, con il cecchino Alessandro bravo a dare il via alla rimonta su rigore. “Una bella partita – confermano i due – nonostante lo 0-2 credo che abbiamo giocato bene anche all’inizio, forse eravamo un po’ tesi perché sui gol del Viareggio abbiamo commesso un paio di leggerezze tecniche che ci sono costate care e che dovremo limitare al massimo in futuro. Poi siamo venuti fuori noi e credo che i valori in pista siano quelli suggeriti dal punteggio finale, le nostre caratteristiche tecniche ci hanno permesso di fare la differenza. Loro hanno comunque giocato una buona partita, si è visto grande hockey in pista e abbiamo dimostrato ancora una volta di avere gli attributi davanti a un pubblico fantastico.”.
Il gol del sorpasso è arrivato da Mirko Bertolucci, quello che dopo gara 1 non aveva dormito la notte. “Volevamo a tutti i costi la vittoria ed è arrivata, peccato per i primi dieci minuti nei quali la foga di voler chiudere la partita ci ha fatto commettere qualche errore. Dopo il primo gol abbiamo comunque registrato gli assetti e il parziale di 6-1 parla chiaro, abbiamo giocato solo noi pur concedendo qualcosa che comunque in una finale ci sta.“
Stavolta anche lui ha fatto la doccia. Perché, oltre al caldo e al sudore, per Massimo Mariotti c’era da lavar via la tensione di quasi due ore di partita. Alla fine vinta, anche agevolmente, ma che non è stata certo una passeggiata. “La doccia è servita per scaricare un po’ di rabbia – conferma il tecnico del Golfo – anche perché mi è dispiaciuto sentire nei giorni prima della gara commenti sul solito ciclo del Follonica ormai finito, di una squadra che non ha più nulla da dare: senza dubbio abbiamo le nostre difficoltà, perché gli anni passano per tutti, ma in gara 2 e sotto di due reti siamo rimasti ancorati alla partita, abbiamo stretto i denti e una volta andati in vantaggio siamo stati capaci di amministrarlo nella fase finale ed anche ad incrementarlo. Il tutto contro un Viareggio che nei primi 20 minuti è stato perfetto e ha meritato di andare avanti 2-0. Non vorrei che uscissero fuori le solite chiacchiere sugli arbitraggi per giustificare da parte di qualcuno la sconfitta, perché ogni partita fa storia a se. Noi abbiamo perso a Viareggio e lo abbiamo fatto per colpa nostra, quindi mi piacerebbe che sportivamente si riconoscesse questo anche stasera”.
Ti aspettavi di andare sotto di due gol dopo nemmeno 10 minuti? “No, senza dubbio, quello che avevo chiesto, e che in pista però non sempre si riesce a mettere in pratica, era un’altra cosa: volevo più tranquillità, più possesso palla, non essere precipitosi. Invece abbiamo fatto l’esatto contrario, probabilmente non sono riuscito a spiegarmi bene con i giocatori, o forse la tensione e il nervosismo ci hanno giocato un brutto scherzo. Una volta trovato il pari nella ripresa abbiamo gestito meglio la partita, al di là del gran gol di Montivero, siamo comunque stati in grado di recuperare e a crederci fino in fondo. Credo che la vittoria sia giusta, ottenuta con il cuore, con la classe e l’esperienza di questi giocatori”.
Peccato per le scintille finali, decisamente fuori luogo. “Io sono entrato in pista a salutare Cupisti, come faccio sempre prima e dopo le partite – conclude il tecnico del Golfo - poi c’è stato un mezzo parapiglia a centrocampo dovuto non so a che cosa ma purtroppo sono cose che succedono. Personalmente (magari in maniera un po’ animata, ndc…) ho cercato solo di tranquillizzare Barozzi”.
Infine l’episodio a partita finita, raccontato dalla volontaria del soccorso protagonista del fatto. “Stavo rientrando nel recinto atleti dopo la partita – racconta la ragazza – e mi sono vista addosso il giocatore del Viareggio Soria che mi ha colpito ad una coscia con la stecca. Da parte mia non ho potuto far altro che stendere un rapporto di servizio e rivolgermi alla pubblica autorità per i provvedimenti del caso.” Del fatto sono stati messi a conoscenza anche i dirigenti del Follonica e del Viareggio, i direttori di gara e il tecnico bianconero Cupisti.

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