La prima sfida dice Follonica: la coppa Italia va in Maremma

Davanti ad un pubblico eccezionale di oltre 2000 persone e ad un tifo incessante, la squadra di Massimo Mariotti centra il primo successo della stagione grazie ad un 2-1 firmato da Alessandro Michielon e Enrico Mariotti. La coppa Italia torna a Follonica

Scritto da Redazione - Pubblicato il 20/12/2004 - Ultima modifica
Consorzio Etruria Follonica 2 Infoplus Bassano Hockey 54 2-1 (primo tempo: 1-0)
Marcatori: Alessandro Michielon 17,30. Nella ripresa: Enrico Mariotti 3,30; Bresciani 6,30;
Consorzio Etruria Follonica: Armeni; Alberto Michielon, Pinzuti, Alessandro Michielon, Massimo Mariotti, Enrico Mariotti, Martelli, Mirco Bertolucci, Alessandro Bertolucci, Tosi. All. Massimo Mariotti
Infoplus Bassano Hockey 54: Bertapelle, Taylor, Bresciani, Videla, Lanaro, Tataranni, Montivero, Orlandi, Rigo, Cunegatti.
Arbitro: Barbarisi di Salerno e Perrone di Giovinazzo.
Espulsioni: Definitivo Videla. Espulsi per 2' Alesssandro Bertolucci e Tatatranni.

Il Consorzio Etruria Follonica compie la prima missione della stagione e sceglie come regalo di Natale la Coppa Italia 2004-2005, strappando la coccarda tricolore ai detentori dell'Infoplus Bassano.
Il tutto avviene in un palasport "Raul Micheli" imbottito di pubblico e ribollente di tifo per una cornice che non si vedeva da un po' di tempo al di fuori del catino di Bassano del Grappa. Oltre duemila spettatori, con buona rappresentanza di supporters veneti, che hanno dato un senso diverso a questa finale di coppa Italia, trasmessa in diretta da Raisport Satellite con uno spiegamento di uomini e di mezzi mai visto in precedenza e in grado di trasmettere emozioni e spettacolo.
Ha vinto il Follonica per 2-1 al termine di una partita non bellissima come si addice ad ogni finale secca che non ammette repliche. Ha vinto il Follonica perchè ha una squadra meglio assortita, ma anche perchè ha saputo usare la testa laddove il Bassano ha cercato di risolvere l'incontro con la foga.
Complice qualche errore arbitrale di troppo e, soprattutto, a causa di qualche eccesso di zelo da parte dei direttori di gara (Barbarisi e Perrone), i giocatori dell'Infoplus Bassano si sono innervositi oltre misura, cadendo in errori non giustificabili da parte di atleti professionisti come l'inutile fallo di Videla che ne ha causato l'espulsione definitiva ad una manciata di secondi dalla fine del primo tempo.
Proprio sul reparto avanza del Bassano si concentra il grosso delle critiche. Montivero è stato cancellato dalla perfetta marcatura costruita su di lui; Videla si è autoescluso dopo avere combinato ben poco nella prima frazione; Tatatranni è apparso troppo isolato e avulso dalla spinta che veniva dalle retrovie.
Una difesa eccezionale fondata su Rigo e Orlandi e la difesa incondizionata su San Massimo Cunegatti questa volta non sono state armi sufficienti per riuscire a centrare l'ennesimo trionfo e mantenere a Bassano la Coppa Italia.
Il merito di Massimo Mariotti è stato quello di aver capito subito i limiti caratteriali del Bassano. Ha schierato il suo Follonica con una formazione accorta, ha aspettato che fossero gli ospiti a sfogarsi per primi e poi li ha colpiti con un paio di graffiate dei suoi uomini migliori. Il limite del Follonica è stato quello di non essere riuscito a sfruttare gli spazi lasciati nella ripresa da un Bassano alla disperata ricerca del pareggio. Se non ci fosse stato un Cunegatti insuperabile e qualche errore di troppo da parte dei toscani, la partita avrebbe potuto terminare con un margine molto più ampio.
La finale di coppa Italia darà modo ad entrambe le principali protagoniste del nostro campionato di meditare sulle mosse da fare nel prossimo futuro. Il Follonica può tutto sommato ritenersi soddisfatto e rimirare il primo trofeo dell'era Venturi. Il Bassano avrà probabilmente altri pensieri, per lo più diretti a quel reparto offensivo che rischia di essere il vero punto debole della squadra. Prima dell'inizio della stagione si parlava del possibile arrivo dell'attaccante argentino Nicolia giusto dopo Natale: che sia lui oppure un altro, il problema si pone e Dantas non ha in casa gli uomini giusti per risolverlo.
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