All'ASH Lodi non ne va bene una: -1 per gli under 23
La squadra di Aldo Belli sembra non fermarsi più ed è ormai giunta alla quinta vittoria consecutiva. Se fosse per i risultati maturati sul campo, i lodigiani sarebbero in piena zona play off. Ma sulla squadra pende la retrocessione alla fine della stagione regolare, ed ora arriva anche un punto in meno in classifica per irregolarità nell'utilizzo degli under 23.
Scritto da Redazione
- Pubblicato il 12/03/2008 - Ultima modifica
Un punto di penalizzazione all'ASH Lodi per il mancato rispetto della norma sull'utilizzo obbligatorio di atleti under 23.
E' l'ultima tegola che si abbatte sulla neopromossa squadra lodigiana sulla quale pende la spada di Damocle della retrocessione all'ultimo posto al termine della stagione regolare.
Le disavventure della società lodigiana sembrano non finire mai. Mentre la squadra corre a mille e da cinque giornate consecutive distribuisce mazzate a tutte le avversarie, la società continua a scontrarsi con le difficoltà di rispettare le rigide regole che le società di serie A1 si sono date da qualche stagione a questa parte.
L'ultima irregolarità in cui è incappato l'ASH Lodi riguarda l'obbligo di utilizzare atleti under 23. Come è noto, le squadre di serie A1 sono obbligate a prendere parte anche al campionato di serie B con una seconda squadra. Inoltre hanno l'obbligo di far scendere in pista, ogni settimana, almeno cinque atleti under 23 italiani. Proprio su questo punto si è consumata l'infrazione alla regole dell'ASH Lodi che, avendo ceduto Mario Berto ai cugini dell'Amatori Lodi, si è ritrovara con soli quattro atleti under 23 nelle partite dal 16 dicembre in poi (per la precisione, le partite contestate dalla Lega Hockey sono sei).
E' stata la stessa società lombarda, rispondendo alle richieste di chiarimento della Lega Nazionale Hockey, ad ammettere l'infrazione alla norma.
La Lega Nazionale Hockey ha pertanto disposto l'immediata penalizzazione di un punto in classifica per la squadra di serie A1 dell'ASH Lodi, così come prevedono le norme per l'attività approvate nello scorso mese di aprile dall'assemblea delle società della Lega stessa. Altre penalizzazioni potrebbero arrivare nelle prossime giornate se l'ASH Lodi non si metterà in regola.
Il punto di penalizzazione non è che l'anticipazione di quanto accadrà il 19 aprile, al termine della stagione regolare. Nonostante l'impegno profuso da Belli e dai suoi uomini, infatti, il destino dell'ASH Lodi è già segnato. La totale mancata partecipazione all'attività giovanile, già accertata dagli organi di controllo della Lega Hockey, comporterà la retrocessione della squadra all'ultimo posto in classifica, il che significa non soltanto niente play off scudetto, ma retrocessione certa in serie A2.
L'ASH Lodi, stando alle norme vigenti, non ha alcuna possibilità di salvarsi da questa scure che cadrà inesorabilmente sugli aquilotti lodigiani allo scoccare della ventiseiesima e ultima giornata di campionato. La mancata applicazione della norma introdotta dalle società di A1 e A2 nella riunione dello scorso aprile farebbe crollare di fatto quel prezioso sostegno all'attività giovanile che è stato costruito con grande fatica nel corso degli ultimi anni. Una posta in palio troppo elevata da sacrificare per salvare una singola società.
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