La befana ha nel sacco il regalo per i veneti: 2-0 all'ASH Lodi

Dopo avere giocato bene e perso l'ultima partita del 2007 contro il Bassano, il Trissino vince il primo match del 2008, ma non convince per il gioco espresso. I tre punti sono però molto graditi in casa vicentina, nonostante un primo tempo tutt'altro che eccezionale

Scritto da Hockey Trissino - Pubblicato il 06/01/2008 - Ultima modifica
In occasione della sfida casalinga con L’Infoplus Bassano, disputatasi lo scorso 3 novembre, a commento di una divertente e tonica partita, scrivemmo che il Gemata aveva convinto ma non vinto l’incontro con la più accreditata avversaria.
All’esordio del nuovo anno, di fronte al’ASH Lodi, formazione di certo più modesta levatura, già impegnata nella lotta per la salvezza, il giudizio può essere ribaltato: il Trissino vince ma non riesce a convincere, vale a dire a produrre gioco ed occasioni da gol. La prova della squadra di casa, soprattutto nella prima frazione di gioco, è apparsa sbiadita, con poche iniziative e caratterizzata da un’insistente melina, con rari tentativi di produrre azioni in verticalizzazione. Più vivace, seppur sterile, il gioco espresso, nei primi 25 minuti, da Piscitelli e compagni, che sprecano l’occasione di trasformare in rete una punizione di prima loro concessa al 17° minuto di gara.
Il Gemata esprime maggior convinzione e determinazione nel secondo tempo, grazie anche all’impiego continuo di Amato, che intorno al 10 minuto centra la traversa della porta difesa da Puzzella. Tuttavia il gol arriva solo al 16’50, con un tiro rasoterra dalla distanza indovinato da Abalos. Da annotare che i lodigiani avevano fallito l’occasione del vantaggio al 3° minuto della ripresa, con Medina che sbagliava il rigore concesso giustamente dal direttore di gara.
L’ansia degli ospiti di trovare il pareggio apre spazi al Trissino ed occasioni in contropiede, per fermare uno dei quali un giocatore del Lodi "aggancia" Tataranni, ultimo giocatore. Obbligata l’ammonizione e la punizione di prima, trasformata in rete da Tataranni stesso. E’ il 21° minuto della ripresa, vi è il tempo, sempre per Tataranni, di provare un’ultima punizione di prima, la cui fantasiosa giocata viene parata col casco dal portiere avversario.
Poi tutti in doccia.

Stefano Cocco
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