Giovinazzo sconfitto dal Valdagno... e dall'arbitro.

Ma la società giovinazzese non ci sta. E punta l’indice dritto contro l’arbitro Di Domenico di Modena, accusato di aver inciso in maniera evidente sull’andamento dell’incontro. Inventandosi punizioni di prima, concedendo un rigore assurdo ai vicentini, espellendo temporaneamente tre giocatori biancoverdi (Laforgia, Altieri e capitan Depalma) e soprattutto cacciando fuori con il rosso l’attaccante Illuzzi e mister Marzella (assenti, pertanto, nella prossima gara casalinga contro i toscani del Castiglione). Il tutto, tra l’imbarazzo degli stessi avversari… Perdere contro il Valdagno, per carità, ci sta eccome. Il valore tecnico della formazione vicentina (che con la vittoria di ieri ha sorpassato in classifica l’Afp, scesa così al sesto posto) è infatti fuori discussione. Ma arrendersi anche per fattori esterni alla bravura degli avversari, è qualcosa impossibile da mandare giù.
Il primo tempo della gara si è concluso con i vicentini in vantaggio per 2-0, grazie alle reti siglate da Davide Motaran e da Nicolia. La ripresa si è poi aperta con il tris del Valdagno, calato da Cocco. Ma a riportare in partita l’Afp ci ha pensato Laforgia, accorciando le distanze. Speranza vana, quella dei biancoverdi. Perché il direttore di gara, come già detto, vestendosi da “Babbo Natale” ha letteralmente regalato un rigore al Valdagno. Dal dischetto, Nicolia non ha sprecato l’opportunità della doppietta personale e del poker per la propria squadra. Subito dopo, sono infine arrivate le marcature realizzate da Garcia ed ancora da Davide Motaran che hanno così fissato il risultato sul 6-1 a favore del Valdagno. Nelle prossime festività i biancoverdi proveranno a smaltire la rabbia più che giustificata per lo svolgimento della gara in terra modenese. Depalma e compagni torneranno in pista martedì 8 gennaio alle ore 20,45 (diretta su Raisport Satellite) ospitando il Castiglione della Pescaia.
Tornando al match contro il Valdagno, questo il duro commento dell’allenatore dell’Afp Pino Marzella: «Ho avuto la netta impressione che l’arbitro ci volesse danneggiare. I miei ragazzi non hanno proprio avuto modo di giocare, dall’inizio alla fine della partita. Dopo tutti i sacrifici economici sostenuti, la nostra società non può essere trattata così. Questo non è vittimismo, ma realtà dei fati. Basti pensare che al termine dell’incontro gli stessi dirigenti del Valdagno erano senza parole... ».

Giangaetano Tortora