Il Follonica punta a confermare la coccarda tricolore

Cambiano gli avversari, cambiano i palazzetti, cambiano le tifoserie e cambiano spesso anche gli arbitri. Quello che non cambia mai è che nelle finali che conta ci arriva sempre il Consorzio Etruria Follonica, pronto anche stavolta agli straordinari per fare un po’ di spazio in più nella bacheca di via Sanzio.

Scritto da Michele Nannini - Pubblicato il 10/12/2007 - Ultima modifica
Martedì sera si assegna la Coppa Italia 2007, Etruria contro Amatori Lodi, la novità di questa stagione. Una sfida inedita per gli anni recenti che mette di fronte due squadre che fanno dell’esperienza la loro arma vincente. Segno che per le nuove leve forse c’è ancora un po’ da pazientare.
Si riparte dal 5-4 con cui il Follonica si è aggiudicato gara 1 a fine ottobre, risultato un po’ stretto per la mole di gioco creata dagli azzurri. Si riparte dalle squalifiche di Alberto Michielon e Mirko Bertolucci, la prima per un rosso rimediato in campo in maniera abbastanza misteriosa e la seconda per un commento sfuggito un’ora e mezzo dopo la fine della gara al bomber viareggino ma prontamente rilevato dagli arbitri Ferrari e Da Prato (fossero tutti così pronti nel vedere davvero tutto quello che succede in pista sempre e comunque…). Due assenze che rimettono in pari per lo meno il conteggio numerico dei giocatori, a piacere invece la scelta dei favoriti per la conquista della coccarda tricolore. Da una parte la squadra che da 3 anni e mezzo è stata capace di dominare in Italia ed in Europa, che sul gol di vantaggio racimolato alla Pista Armeni ripartirà pur senza snaturare più di tanto il suo gioco; dall’altra il Lodi di Crudeli, un over 40 che sembra un ragazzino, spinto da una delle tifoserie più calde ed affamate d’Italia, una squadra che però dovrà pensare un po’ meno a difendersi e a distruggere il gioco avversario, perché comunque c’è da recuperare lo svantaggio dell’andata. E in tribuna ci saranno anche un centinaio abbondanti di tifosi del Golfo.
“Ci mancano due giocatori ma anche il Lodi non è che abbia una panchina così lunga – precisa il tecnico del Follonica Massimo Mariotti – andremo in campo per giocare la nostra partita, con intelligenza e con la maggiore concretezza possibile. Loro dovranno fare qualcosa di diverso rispetto al solito possesso palla ed alla solita difesa a oltranza anche se non mi aspetto comunque niente di nuovo. Da parte nostra bisognerà capire quali saranno i momenti migliori per colpire. La cosa di cui mi auguro maggiormente è che alla fine il vincitore della coppa Italia venga fuori da una partita maschia, magari anche ruvida ma che decidano tutti i giocatori in campo, con le loro qualità e le loro giocate, non le interpretazioni arbitrali che spesso si vedono quando ci sono le telecamere della Rai”.
Mariotti tocca un tasto dolente, che sta facendo discutere tutta Italia, proprio nella partita in cui torna ad arbitrare una finale il direttore di gara Tartarelli, quello per intendersi della pallinata di Travasino lo scorso anno a Viareggio nella finale scudetto. “L’hockey è bello anche per i gesti di esultanza, per quella carica adrenalinica che i giocatori, tutti e di tutte le squadre, mettono in campo – continua Mariotti – perché bisogna negare anche queste manifestazioni di gioia, magari dopo che una tifoseria ti ha pesantemente preso di mira per un’ora? Quando non si eccede credo si possa adoperare un po’ di tolleranza in più. L’importante è che non ci siano condizionamenti esterni e che la televisione non cambi il metro di giudizio arbitrale per nessuna delle due squadre”. Insomma: che vinca il migliore, che vinca l’hockey su pista. Inizio ore 20,45, arbitri Fermi e Tartarelli, diretta Raisport Sat.

Michele Nannini
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