Castiglione regala e il Trissino ringrazia e incassa tre punti

Il Ciabatti la partita di Trissino, valida per la sesta giornata d'andata, se la ricorderà per un pezzo. Non tanto per la sconfitta di 1-0 (la quarta stagionale, la seconda con questo punteggio), ma per la caterva di occasioni fallite: 4 rigori e due punizioni di prima mandate alle ortiche, che gridano ancora vendetta.

Scritto da Enrico Giovannelli - Pubblicato il 21/11/2007 - Ultima modifica
GEMATA TRISSINO: Oviedo J. (Frizzo); Nicoletti D., Randon, Amato, Marangoni, Volpiana, Barberi, Nicoletti A., Abalos. AlÄ lenatore Gaetano Marozin.
CIABATTI LEGNAMI CASTIGLIONE: Fontana (Bandieri); Migliorini, Pericoli, Bracali, Martelli, Ferrer, Salvadori, Hernandez, Festa. All. Federico Paghi.
ARBITRO: Alessandro Eccelsi, Novara.
RETE: nel primo tempo al 0'53'' su rigore Eddy Randon.
Note: spettatori 250 circa, espulsioni definitive per Festa (C) 22' p.t. e Diego Nicoletti (T) 23' s.t.


Padroni di casa che devono rinunciare a due giocatori importanti: Tataranni e De Oro squalificati. Castiglione che recupera Riccardo Salvadori a pieno regime e in pista per molti minuti. Al pronti via dopo pochi secondi Ferrer impegna Juan Oviedo e sul ribaltamento di fronte, il pattino di Bracali, sembrava involontario, provoca l'immediato rigore. Il capitano vicentino Eddy Randon buca Fontana con un tiro alla sua destra, per quello che rimarrà il gol partita.
ÚI padroni di casa prendono in mano le redini del match, anche se di occasioni veramente pericolose ce ne sono poche. Il Ciabatti gira a vuoto: l'attacco è sterile, con troppo possesso palla personale e pochi tiri. Al 16' il Trissino ha l'occasione del raddoppio. Punizione di prima con passaggio verso Abalos che non riesce ad inquadrare la porta. Il Trissino controlla ed ha ancora al 22' un'opportunità dai 10 metri. Il fallo di reazione è di Sergio Festa, che provoca l'espulsione definitiva al materano, dopo il contatto con Randon. Barbieri però non supera il solito monumentale Fontana. Appena un minuto e il Ciabatti si sveglia. Il rigore questa volta è per i maremmani: Hernandez centra il palo. Sono comunque segnali di risveglio per i biancocelesti, che ad inizio ripresa cambiano decisamente marcia. Dieci secondi sul cronometro e c'è un altro rigore per il Castiglione: Marcello Martelli se lo fa parare da Oviedo. La sagra dei penalty continua, dopo una fase di grande intensità con capovolgimenti di fronte. E' il 14': al tiro Bracali e come sempre il portiere del Trissino si esalta e sventa la conclusione. Dopo tanto spendere in attacco, al 15' il Castiglione subisce a sua volta un rigore: Randon questa volta però, è ipnotizzato da Fontana. Azione dalla parte opposta l'arbitro Eccelsi, buona comunque la sua prova, fischia l'ennesimo rigore in favore dei castiglionesi: al tiro ci và Riccardo Salvadori, ma anche lui si scontra nella serata di grazia di Oviedo, che ferma il tiro basso alla sua sinistra. Le ammonizioni per falli di gioco fioccano, cos come le espulsioni temporanee, anche se la partita non è assolutamente cattiva. Negli ultimi due minuti succede di tutto. Il Trissino ha qualche occasione in contropiede con il Ciabatti sbilanciato in avanti, con Fontana che chiude a doppia mandata la sua gabbia. Al 23' Marcello Martelli si conquista un'altra punizione libera dai dieci metri: le sue finte non ingannano Oviedo che salva ancora il risultato. Al 24' ancora punizione di prima: è Ferrer che tenta, e Oviedo dice ancora no. L'ultimo sussulto della partita a 30 secondi dalla sirena. Dalla sinistra Salvadori mette in mezzo una punizione e nella mischia la deviazione vincente è di Ferrer. Eccelsi annulla, contestando un tocco di pattino, che lo spagnolo del Castiglione però afferma di non aver fatto. Nulla da fare, il Trissino vince e il Castiglione si mangia le mani.

TRISSINO. Al 50' la rabbia in casa Ciabatti è enorme. Troppe le occasioni gettate al vento. In serie A1 non si possono fallire 4 rigori e due punizioni di prima. La sconfitta è inevitabile.
Il più rammaricato di tutti è il portierone Giovanni Fontana, encomiabile per la grinta e la bravura con cui ha giocato. A dire la verità anche tutto il resto della squadra ha cercato di svegliarsi, almeno nel secondo tempo, dopo una prima frazione forse timorosa.
L'unica nota stonata riguarda l'espulsione definitiva di Festa, che per un gesto istintivo, sicuramente non per fare male all'avversario, lo ha tolto dalla gara nei primi 25': per il giovane materano si profila oltretutto una squalifica di due giornate.
Analizzare la partita è facile. Federico Paghi come al solito è lucido, anche se incavolato nero: “Non abbiamo rispettato il piano partita – attacca il trainer biancoceleste. In settimana avevamo provato e riprovato dei movimenti: durante il match non siamo stati capaci di farlo almeno una volta”. Paghi è dispiaciuto, soprattutto per aver perso una partita alla portata dei suoi: “Le occasioni fallite pesano troppo - conferma l'ex portiere campione del mondo. In difesa abbiamo dimostrato ancora una volta di esserci. E' in attacco che non riusciamo a concretizzare. L'unica medicina che conosco è il lavoro. Ora abbiamo un'altra settimana di tempo per prepararci alla sfida (in diretta RaiSat) di martedi prossimo al Casa Mora contro l'Hockey Novara. Dobbiamo applicarci di più e avere forse anche un pizzico di fortuna. Questa sconfitta fa male. Dobbiamo riprenderci subito”.

Enrico Giovannelli
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