Domenica 9 ore 19,00, per la prima volta nella storia cittadina, lHockey Sarzana prende una piazza e si presenta alla Città. Era dobbligo unintervista al Presidente per capire dalle sue parole cosa bolle in pentola nella società Sarzanese:
Intanto Presidente perché hai scelto Piazza San Giorgio? E una domanda che pongo sia al Presidente dellHockey Sarzana che al Presidente del Consiglio Comunale di Sarzana.
"Piazza San Giorgio a Sarzana è la piazza dei giovani della nostra città, il nostro è uno sport che affascina i giovani, lì cè il bar frequentato dai nostri tifosi e dai nostri atleti ed è il bar che ha fortemente voluto ospitare la manifestazione e per questo voglio ringraziare i proprietari".
Cosa vuoi promettere alla città con questa presentazione?
"Vorrei regalare la serie A1 alla città, credo che lo meriti, questo non deve essere unassillo, ma unobiettivo da conquistare con intelligenza".
Potrebbe essere anche questanno?
"La campagna acquisti è stata fatta per fare un campionato sereno, lobiettivo è una salvezza tranquilla con un occhio ai play-off".
Mi sembra che tu ti stia nascondendo.
"Non mi sto nascondendo! Lo scorso ho visto squadre come il Seregno partite per vincere il campionato e poi ritrovatesi invischiate nella lotta per la salvezza".
Insomma abbiamo preso Natante e Taylor pensando solo alla salvezza?
"Sarei ipocrita se dicessi così, sono due acquisti di assoluta importanza, ripeto vorrei regalare la serie A1 alla città! Comunque sono due acquisti avvenuti in circostanze diverse: Luca Natante lho corteggiato un anno intero, è un giocatore che mi piace tantissimo, credo che abbia una qualità superiore per il livello della serie A2. Taylor è arrivato per caso, nel senso che non era nei progetti della società considerato il valore del giocatore che, se pur ancora molto giovane ha già una carriera importante alle spalle. Qua è stato importante il lavoro di Stefano Colombani, il nostro team manager che quando ha visto uno spiraglio nella trattativa non ha mollato unattimo il ragazzo. Però vorrei anche ricordare la conferma di Enrico Gianassi, di Adrian Ramirez, di Gionata Vecoli e di Alessandro Rossi, su cui cè stato interessamento da parte di alcune squadre della massima serie, e poi il capitano Alessio Cuppari e Davide Borsi, giovane su cui la società è pronta a scommettere e con lui su tutta la squadra Juniores che lo scorso anno ha vinto la Coppa Italia.
La società investe anche su una serie B con giovani qualitativi che viene affidata a Fabrizio Bassani un tecnico sul quale abbiamo sempre puntato e a cui viene affidato il futuro di questa società".
Una domanda cattiva: una stagione iniziata tra le polemiche per la vicenda Vega
"Largomento Vega è molto delicato, se questa intervista fosse venuta due mesi fa, sarebbero volate parole di fuoco! Ora resta la rabbia, mitigata dal fatto che il Forte dei Marmi è stato ripescato in serie A1. Purtroppo in questa storia non tutto è stato limpido e qua mi fermo
però una cosa la vorrei chiarire riguardo il nostro ex direttore sportivo Riccardo Checchi. Personalmente e con me credo tutta la società non possiamo che ringraziarlo per il prezioso lavoro che lui ha svolto negli anni passati nel Sarzana. Con lui abbiamo scritto pagine importanti della nostra storia, ma è ovvio che non possiamo ringraziarlo per il suo ruolo nella vicenda Vega. Precisato questo, sia Checchi che Vega fanno parte del passato di questa società e io personalmente auguro ad ambedue una stagione piena di soddisfazioni".
Da dove riparte lHockey Sarzana?
"Non mi piace la parola riparte! LHockey Sarzana non si è mai fermata, stiamo lavorando moltissimo ad una stabilizzazione societaria e ad una tranquillità economica, presto indicheremo il nuovo consiglio composto da circa venti persone, con nuovi volti pronti a buttarsi con entusiasmo nella nuova avventura. Vedi in questa società rimane il concetto che i problemi del bambino che mette i pattini per la prima volta hanno la stessa valenza dei problemi dello straniero della prima squadra, e questo concetto sino a che io sarò alla guida dovrà essere sempre al primo punto del nostro credo. Lo stesso vale per gli allenatori Tommaso Berretta nostro storico allenatore del mini-hockey, che riveste la stessa importanza di Paolo De Rinaldis allenatore della serie A2. Lo scorso anno per esempio, le uniche lacrime versate hockeysticamente parlando le ho versate per gli Allievi".
E di questo cosa ne pensa il tecnico della A2?
"Guarda di questo mio pensiero è sicuramente al corrente, ma De Rinaldis sa che da parte mia cè una fiducia incondizionata nei suoi confronti, e nei momenti difficili la fiducia verso lallenatore e il mio attaccamento alla squadra si moltiplica, sono molto contento personalmente e molto orgoglioso come società della sua nomina federale. Io sono stato allenatore, anzi credo di essere stato un buon allenatore e a volte la pista mi manca, però la vita a volte mette di fronte a delle scelte, ed essere allenatore significa esserlo 24 ore al giorno con la testa! Io questo non riuscivo più a farlo per i miei molteplici impegni! Paolo professionalmente non si discute".
E gli altri tecnici?
"Graziano Bellotto ha fatto un ottimo lavoro negli ultimi tre anni, ha vinto una Coppa Italia Primavera, è stato un ottimo secondo a De Rinaldis e poi nellultima stagione ha perso la finale per il titolo Allievi, questanno la società è propensa a dargli ancor più fiducia. Claudio De Mola in tre anni ha vinto due tornei delle Regioni, due Campionati Regionali con gli Allievi e con la Primavera. Questanno gli viene chiesto un grosso sacrificio occupandosi della direzione tecnica delle squadre Allievi, Ragazzi e Giovanissimi; in questo momento siamo convinti che abbiamo bisogno di lui! In quelle categorie è lunico che può farci fare il salto di qualità, proviene dalla scuola di Giovinazzo e tecnicamente è molto preparato. E poi ancora Giovanni Berretta, che è rientrato lo scorso anno dopo tre anni fuori dal giro. Giovanni ha iniziato molto presto poi è rimasto inattivo. A mio avviso ha molto da dare ai ragazzi, e per ultimo, ma non per ultimo abbiamo creato un altro tecnico in casa che è Cristian Ciuffani, sul quale puntiamo molto per la sua serietà e la sua costanza nel lavoro su di lui sono certo, posso scommettere ad occhi chiusi".
Abbiamo forse divagato un po troppo Presidente, insomma questa serie A1 la promettiamo davvero alla città?
"Lamministrazione vuole trovare una sede idonea per l'Hockey, noi vorremmo rispondere regalando la massima serie, come ho detto allinizio cercandola senza particolari pressioni e assilli, senza mai perdere di vista il settore giovanile. Aspettiamo tutti assieme il responso della pista. Parlerà lei per tutti".