Due hockeysti arrestati con 9 chili di cocaina

Anche l'hockey colombiano merita le prime pagine, soprattutto dei giornali sudamericani e spagnoli. Non tanto per il 14esimo posto (e la conseguente retrocessione nel gruppo B) ai recenti mondiali, ma per l'impresa (fallita) di due giocatori, in procinto di partire per Madrid con 9 chili di polvere bianca nascosti nel materiale da gioco.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 21/08/2007 - Ultima modifica
I due sono José Fernando Urbina e Jaime Felipe Herrera, portiere 26enne il primo, esterno 18enne il secondo. Urbina faceva parte della squadra nazionale colombiana ai recenti mondiali di Montreux.
Urbina ed Herrera sono stati arrestati dalla polizia colombiana all'aeroporto ElDorado di Bogotò, capitale dello stato sudafricano. Ai poliziotti hanno dichiarato di essere in partenza per la Spagna per uno stage di hockey, ma il controllo accurato dell'attrezzatura ha portato la polizia ad individuare ovuli di cocaina per un peso complessivo non inferiore ai 9 chilogrammi.
I due corrieri della droga rischiano ora una condanna dai cinque ai sette anni di carcere.
Probabilmente Urbina ed Herrera sono soltanto gli ultimi colombiani a cadere nella tentazione di trasformarsi in corrieri della droga. I trafficanti colombiani, infatti, sempre più spesso assoldano persone qualunque che si lasciano convincere da un facile e rapido guadagno a correre qualche rischio.
Evidentemente qualcuno deve avere informato le grandi organizzazioni criminali del caratteristico odore emanato dall'attrezzatura in pelle degli hockeysti... ma questa volta non è bastato.
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