Sul tetto del mondo c'è ancora la Spagna

L'hockey spagnolo è ancora il migliore al mondo e non c'è nessuno in grado di contrastarlo. La Spagna vince il 38' mondiale di hockey su pista a Montreux e conquista il suo 13' successo iridato. Lo fa con una facilità disarmante superando di slancio ogni avversario. Anche l'ottima Svizzera è costretta ad un pesante KO che non ne cancella i grandi progressi.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 23/06/2007 - Ultima modifica
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La Spagna si conferma meritatamente leader indiscussa dell'hockey su pista mondiale.
Lo fa battendo nettamente anche l'ultimo avversario che le si è presentato davanti, quella Svizzera che ha fatto impazzire di dolore portoghesi e argentine e che ha fatto sognare i tanti appassionati rossocrociati.
Lo fa senza lasciare nessuno spazio ai dubbi: la squadra di Carlos Feriche è davvero la più forte al mondo e a testimoniarlo ci sono non solo i risultati netti raccolti in pista, ma anche il gioco fatto vedere agli spettatori di questo mondiale che si sono sempre spellati le mani al passaggio di Teixidò e compagni.
La Spagna vince un mondiale stranissimo, in cui le gerarchie sono state messe a soqquadro, ma solo dalla seconda posizione in giù. Un mondiale su cui torneremo nei prossimi giorni perchè i segnali che arrivano da Montreux 2007 sono tanti e contrastanti tra loro.
A sentire i puristi, la Spagna di Panadero e Pedro Gil non è la migliore di sempre. Forse. Certamente oggi è quanto di meglio offra l'hockey su pista mondiale e, francamente, non è davvero male. Gli iberici sono un misto di pattinaggio sopraffino, tecnica individuale eccellente, tattica invidiabile e grande correttezza. Tanto hockey e pochi falli, in netta controtendenza rispetto all'hockey mondiale. Loro vincono e gli altri no, qualcuno rifletta su questo.
Con questo mix vincente Carlos Feriche ha messo insieme due europei e due mondiali consecutivi: un quadriennio di dominio assoluto che non era mai riuscito a nessuno in precedenza. E questa squadra è ben lontana dall'aver terminato il suo ciclo, perchè a fianco di qualche senatore che potrebbe presto uscire di scena, ci sono giovani già pronti per prenderne il posto e la gloria.

La Svizzera è crollata di schianto in finale (ma contro questa Spagna chiunque avrebbe faticato a fare anche solo una bella figura). Ma la Svizzera di mondiali ne ha vinti due in un colpo solo: il primo eliminando il Portogallo, il secondo facendo fuori l'Argentina. Non è un caso che la squadra elvetica sia uscita tra gli applausi e che, passato rapidamente il "magone" per questa sconfitta mondiale, anche Rubi e compagni saranno coinvolti nei lunghi festeggiamenti di questa notte.
Delle altre squadre parleremo domani in una spece di mini riassunto di questo mondiale appena concluso. Resta da dire che anche nella finale per il titolo c'era in pista un pezzo di Italia, rappresentato da Massimiliano Carmazzi che, assieme al portogheso Carpelho, ha diretto senza sbavature la partita.
E ora su Montreux, che per sette giorni ha ospitato il meglio dell'hockey mondiale si spengono i riflettori. Si riaccenderanno fra due anni in Spagna, forse a Vigo, ma la città deve ancora essere scelta.

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