L'Italia supera la Francia e trova i campioni del mondo della Spagna

La nazionale di Cupisti si conferma tra le prime quattro squadre del mondo nonostante il cambio generazionale operato alla vigilia. Nel clan azzurro c'è grande soddisfazione, ma nessun appagamento: la semifinale con la Spagna si annuncia difficile, ma non impossibile.

Scritto da Ufficio Stampa FIHP - Pubblicato il 21/06/2007 - Ultima modifica
ITALIA – FRANCIA 3-1 (0-1)
Marcatori. Primo Tempo: 9’.22” Hourcq. Secondo Tempo: 7’.26” Cocco, 16’.28” Palagi, 19’.39” Squeo.
Italia: Barozzi (Dal Zotto), Palagi, Travasino, Cocco, Squeo; Motaran D., Motaran M., Zen, Peripolli. All. Cupisti
Francia: Gelebart (Guillen), Henry, Moriceau, Landrin, Tarassioux; Huvelin, Savreux, Hourcq, Guilbert. All. Savreux.
Aribitri: Frank (Brasile) e Armati (Svizzera).

“Prima del Mondiale ci davano per noni, massimo ottavi. Adesso siamo fra le quattro squadre più forti del mondo e domani contro i Campioni del Mondo della Spagna ce la giochiamo senza paura”. Si misura nelle parole di Nicola Palagi l’orgoglio della giovane Italia di Cupisti (24 anni di media) che ha sconfitto per 3-1 nei quarti di finale del Mondiale di Montreux una Francia arcigna e che domani continuerà a inseguire il proprio sogno contro la Spagna. Proprio Palagi, che a 26 anni è il più vecchio del gruppo, è l’emblema di questa Italia plasmata dalle sapienti mani di Alessandro Cupisti: suo l’errore a centro pista che regala il contropiede e il gol del vantaggio francese nel primo tempo, sua la rete del 2-1 a tre minuti e mezzo dalla fine del match, su uno splendido assist di Marco Motaran, che porta l’Italia in paradiso. Il “Cupi” non si stanca di ripeterlo: “Tutto merito dei ragazzi, l’allenatore non fa vincere le partite, sono i giocatori in campo che le decidono e i sono orgoglioso dei miei uomini. Sono un gruppo compatto e tutti, da chi gioca 40’ a partita a chi solo pochi secondi, danno l’anima per questa squadra. Abbiamo messo una grossa pietra per il futuro della Nazionale, ora dobbiamo continuare a lavorare”. E sulla sfida di domani con i Campioni del Mondo, il cittì non ha dubbi: “Molti di questi ragazzi affronteranno la Spagna per la prima volta, di certo non mancheranno gli stimoli. Andiamo avanti tranquillamente per la nostra strada, rispettando tutti, ma non temendo nessuno”.
“Abbiamo dimostrato carattere e voglia di vincere – gli fa eco il portiere Leonardo Barozzi, autore di almeno tre miracoli – potevamo chiudere la partita già nel primo tempo, ma il loro portiere è stato decisivo. La Spagna? Nessun timore reverenziale e poi non abbiamo nulla da perdere”.

LA PARTITA
Cupisti schiera il quintetto vincente con la Svizzera (Barozzi fra i pali, Cocco, Palagi, Travasino e Squeo esterni), con gli azzurri che prendono subito in mano le redini della partita. Un possesso palla che nei primi 5’ porta due ghiotte occasioni sulla stecca di Palagi che non riesce a concretizzare. La Francia però è sempre in agguato e alla prima palla persa dagli azzurri a metà pista, al nono, si invola in contropiede con il duo Henry-Hourcq, con quest’ultimo che batte Barozzi. E proprio il portiere viareggino, poco dopo, deve esibirsi in un paio di interventi al limite su altrettante occasioni dei transalpini che, dopo il gol, sono bravi a coprire tutti gli spazi in difesa, concedendo pochissimo agli avanti italiani. I ragazzi di Cupisti, che nel frattempo aveva inserito i cugini Motaran al posto di Cocco e Palagi, vanno all’intervallo sotto di un gol. Al ritorno in pista l’Italia inizia lentamente a carburare e, al settimo, approfittando di un errore francese parte in contropiede con Squeo, che serve palla a Travasino che libera per l’accorrente Cocco ce fa esplodere l’urlo dei tifosi italiani. Dopo il gol le due squadre assumono un atteggiamento più prudente, stando attente a non scoprirsi troppo. E proprio su un recupero di Marco Motaran nasce il gol del vantaggio azzurro: l’ex lodigiano si porta dietro la porta francese, aspetta l’inserimento di Palagi che di prima buca Gelebart. Ciò che segue sono tre minuti e spiccioli che potrebbero fornire materiale buono per i congressi di cardio-chirurgia che si svolgono annualmente a Montreux, con la Francia che usa le stecche a guisa di sciabole e l’Italia che si difende con il coltello fra i denti. A staccare definitivamente il biglietto per la semifinale ci pensa Squeo che a 19” dalla sirena finale libera l’urlo di gioia degli oltre cento tifosi giunti dall’Italia.

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