Nel parterre del Pierrier c'è tutto l'hockey di ieri e di oggi

Tra un incontro e l’altro, nel salotto dell’impianto del Pierrier, si possono fare incontri interessanti con campioni vecchi e nuovi dell'hockey su pista: l'americano Jimmy Trussel, l'argentino Mario Aguero, il nostro Juan Travasino, il grande Pino Marzella.

Scritto da - Pubblicato il 21/06/2007 - Ultima modifica
Non è il caso di fare graduatorie d’importanza ma solo temporali.
La prima è tuttavia gradevole : chi non si ricorda di Jimmy Trussel, il giocatore statunitense di Vercelli, Valdagno e Thiene? Trussel è ora l’allenatore della Nazionale USA e ci sembra persona realizzata. « Il ricordo piu’ bello della mia permanenza in Italia? -ci confida Jimmy - Ho consociuto mia moglie, proprio a Vercelli, l’ho sposata a Vercelli ed ora abbiamo cinque figli. Stiamo bene insieme e siamo felici ».
Eppure due anni di Vercelli con giocatori del calibro di Marzella, Crudeli, Girardelli avranno portato anche qualche bella notizia’ sportiva : « Con loro ho vissuto momenti importanti, grandi emozioni sportive indimenticabili – ricorda Trussel – Ricordo tutti sempre volentieri, certo lo scudetto è stato memorabile. Ma proprio con loro ho vissuto anche il giorno piu’ nero, vale a dire quando perdemmo una partita a Novara nel giro di trenta secondi. Tuttavia sono stato sempre grato di avere avuto la possibilità di fare parte di quella bella compagnia di campioni ».
Ed ora negli States: “Sì, a Salt Lake City, mia moglie ed io abbiamo deciso di andare a vivere laggiu’, dopo che, nel 1995, ho lasciato Thiene. A Salt Lake City gestiamo un grande parco dei divertimenti con quindici sale cinematogafiche, pista da hockey, da pattinaggio, roller-coaster ed altro, è proprio tutto ok, ma non passa settimana che non pensi a Vercelli, a tutti quelli che mi hanno sostenuto e voluto bene”.
Giriamo l’angolo e troviamo Mario Aguero, indimenticabile grande giocatore degli anni ’80. Mario non è del tutto convinto della ‘sua’ Argentina: “Se da una parte la squadra è formata da grandi solisti e giocatori dall’enorme potenziale d’attacco, dall’altra ho paura che una certa debolezza in fase difensiva abbinata ad un insufficente senso tattico possano essere fatali contro le grandi square. Forse Travasino...” e poi manda un messaggio positivo ai novaresi, circa le qualità del neo acquisto Jimenez : « E’ un giocatore dalle alte capacità tecniche, sa saltare l’uomo ed è capace di assist geniali, va migliorato in fase difensiva ».
Troviamo proprio Travasino impegnato con gli autografi, è il protagonista che l’Italia attendeva : « Sinora tutto bene, speriamo di continuare cosi e contribuire ad un buon risultato. L’Argentina? sono stato vicino alla nazionale, ma sono contento di essere sceso in campo con l’Italia, non è un ripiego ma la possibilità di lavorare bene ed aiutare dei giovani emergenti ».
Arriva anche il Pino nazionale Marzella, ancora orgoglioso dell’impresa dei suoi ragazzi del Giovinazzo: « Sono riuscito a formare un gruppo di giovani forti e determinati, dalla serie B sono arrivati alla A1 e sono ancora giovanissimi. L’impatto a questo punto sarà duro, tuttavia è una grande soddisfazione vedersi creare una leva di giovani cosi’ interessanti, cresciuti senza una vera organizzatione alle spalle, ma lavorando sodo. Speriamo di poter continuare bene».

Claudio Pasquino
Corriere di Novara
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