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La Spagna alla fine vince con pieno merito e con ampio margine la sua prima partita del mondiale. Contro il Brasile, però, la squadra di Feriche non fa una passeggiata come lascia intendere il risultato. Anzi, gli spagnoli faticano proprio ad ingranare, bloccati dalla difesa determinata dei verdeoro (in azzurro per l'occasione) e subiscono le folate offensive degli attaccanti carioca.
Il primo tempo si chiude su un sorprendente risultato di parità per 1-1, con botta e risposta nel giro di pochi secondi ed una lunga serie di occasioni fallite dalla Spagna e, in misura nettamente minore, dal Brasile. A differenziare le squadre c'è la gestione della panchina. Feriche, quando capisce che la partita è più dura del previsto, inizia a far girare i suoi uomini per non appesantirli troppo. Una mossa che non può fare il Brasile che gioca tutta la prima frazione con lo stesso quintetto.
Ad inizio ripresa il crollo brasiliano. La Spagna è la stessa del primo tempo, ma in attacco non perdona mai e inizia a mettere a segno un gol dopo l'altro. Decisivo, nella fase cruciale della partita, il sangue freddo di Ordeig che alla fine si congeda con una tripletta. Il Brasile prova a scuotersi, ma allarga le maglie della difesa e manda a nozze la Spagna che chiude in goleada.
Un po' troppo nervosismo nel finale degli spagnoli costringe prima Pedro Gil e poi Josep Maria Roca ad accomodarsi anzitempo in panchina, regalando due infruttuose punizioni di prima al Brasile.
Buona la prestazione dei direttori di gara tra i quali l'italiano Massimiliano Carmazzi.