I dati diffusi nei giorni scorsi dalla Lega Hockey e curati da Giorgio Tomaino, confermano una tendenza ormai consolidata: l'hockey su pista non è più soltanto uno sport per i parenti e gli amici di chi gioca, ma interessa un numero crescente di spettatori.
La sensazione che le cose stiano migliorando è palpabile praticamente in ogni angolo dell'Italia hockeystica. Se alcune piazze storiche stanno assistendo a risvegli clamorosi (si pensi a Viareggio, ma anche a Giovinazzo), è la crescita complessiva di tutto il movimento a rendere possibile dati molto lusinghieri e tali da indurre la Lega Hockey ad emanare norme per "tutelare" il pubblico, garantendo impianti capienti, confortevoli e sicuri.
I dati sono quelli dichiarati dalle singole società, certamente affetti da approssimazioni, ma comunque complessivamente attendibili, almeno nella elaborazione di statistiche sul medio e lungo periodo.
Confrontando i dati dei campionati a 14 squadre e dei relativi play off, lo'effetto di crescita è evidente: 65.800 spettatori nel 2003-04, 87.400 l'anno successivo, 101.140 nella passata stagione e 104.000 in quella appena conclusa. In quattro anni un +58% che fa morale, ma fa anche cassetta per le società.
Un risultato che riflette in pieno la crescita costante dellhockey pista, come commenta Leo Siegel, presidente della Lega Nazionale Hockey: Questa è la dimostrazione che chi semina raccoglie e questo è un raccolto che deriva da due fattori: lottimo lavoro in termini di comunicazione e promozione che ci garantito la presenza costante su Rai Sport Satellite, su Radio Rai e su tutti gli altri media, ma ciò non sarebbe stato sufficiente se non ci fosse stato un ottimo prodotto da vendere. E questo è merito delle società chiosa Siegel - che hanno dimostrato grandissima sensibilità e professionalità, affrontando spesso sacrifici per mettere a disposizione questo ottimo prodotto.
Sul sito della Lega Hockey sono disponibili grafici dettagliati sull'andamento del pubblico nelle ultime quattro stagioni.
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