Il destino della Catalogna e dell'hockey si decide in queste ore

E' iniziata a Fresno, in California, la procedura di valutazione del ricorso fatto dalla Federazione Spagnola contro il riconoscimento della Federazione Catalana. Oggi si riunisce la Giunta Esecutiva della Firs. Domani, se necessario, la parola passerà al

Scritto da Redazione - Pubblicato il 25/11/2004 - Ultima modifica
Sono ore decisive per il futuro della nazionale Catalana e, più in generale, per quello dell'hockey su pista.
La Federazione Internazionale esaminerà tra oggi e domani il ricorso messo a punto dalla Federazione Spagnola contro il riconoscimento della Federazione Catalana, ufficializzato dalla Firs nell'assemblea di Miami nello scorso mese di marzo.
Tecnicamente sono due i passaggi previsti. Il primo è in programma oggi e consiste nell'esame del ricorso da parte della Giunta Esecutiva della Firs. Se il ricorso verrà accolto la procedura si interrompe e il riconoscimento della Catalogna sarà rigettato. Se il ricorso verrà rigettato toccherà all'Assemblea Generale, in programma domani, dire l'ultima parola.
Poichè il presidente della Firs Isidro Oliveras, catalano e a capo della Giunta Esecutiva, si è schierato a favore del riconoscimento (e contro il ricorso), al punto da preannunciare le proprie dimissioni in caso di esclusione della Catalogna, è molto probabile che la Giunta Esecutiva respinga il ricorso, chiamando l'Assemblea Generale ad assumersi la massima responsabilità.
Proprio sui voti in assemblea si stanno concentrando le polemiche, anche politiche, delle ultime ore. I paesi con diritto di voto sono poco più di un centinaio, ma è verosimile che siano all'incirca la metà quelli rappresentati a Fresno e che occorrano quindi poco meno di 30 voti per approvare in via definitiva il riconoscimento.
Al voto negativo della Spagna, scontato, si affiancano quelli dei principali protagonisti del mondo dell'hockey su pista, Italia e Portogallo in testa.
La Catalogna potrebbe invece avere numerosi sostenitori in America, in Africa e Asia e qualcuno anche in Europa. La "campagna elettorale" catalana è stata particolarmente vivace, al punto da suscitare numerosi dubbi circa l'eticità e la correttezza di alcune mosse.
Ad esempio quella di promettere la bellezza di 68mila euro all'anno a sostegno dell'hockey su pista nei paesi "emergenti" o, ancor peggio, di favorire la partecipazione di alcuni paesi amici all'assemblea di Fresno assumendo sul proprio ricco bilancio tutti i costi di viaggio e soggiorno in California. Proprio su questo punto si stanno concentrando le polemiche politiche in Spagna. Il capogruppo dell'opposizione in Parlamento, il popolare Francisco Gonzales, ha reso pubblico il testo di alcune email che dimostrerebbero come alcuni presidenti di federazioni sudamericane si apprestino a partire per Fresno a spese della Federazione catalana, a patto che votino a favore del riconoscimento.
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