Idoneità agonistica: la Fihp chiede il rispetto delle regole
In una circolare inviata ieri a tutte le società d'Italia, il Settore Tecnico Hockey della Federazione Italiana ha richiamato le società al rispetto delle normative che impongono ad ogni atleta di superare i test medici per l'idoneità agonistica. Il clamoroso caso di Vercelli ha fatto scattare in alto il livello di attenzione. Un anno di squalifica al presidente gialloverde.
Scritto da Redazione
- Pubblicato il 31/01/2007 - Ultima modifica
La Fihp ha dato l'ultimatum alle società perchè rispettino appieno e in tutte le categorie le normative sull'idoneità agonistica. Lo ha fatto al termine di una campagna sistematica di controlli che è iniziata ad ottobre e ha interessato in particolar modo le squadre di serie A1, A2 e B e nel corso della quale non sono mancate le sorprese.
L'episodio più grave si è registrato sabato alla vigilia del match tra Roller Novara e Amatori Vercelli valevole per la terza giornata del girone A di serie B. La partita non è stata disputata poichè tre giocatori del Vercelli erano sprovvisti di adeguata idoneità agonistica e il club gialloverde non è stato in grado di schierare un numero sufficiente di atleti in regola per dare inizio alla partita. Proprio oggi il Giudice Sportivo ha inflitto al presidente del Vercelli Marco De Felice una squalifica di un anno "in quanto, in qualità di legale rappresentante della Società, non ha ottemperato alle disposizioni della normativa federale e di legge sul controllo ed accertamento della idoneità agonistica sportiva degli atleti poiché, in occasione dei controlli effettuati è risultato che per n° 3 atleti è stato presentato un certificato medico attestante semplicemente che erano in corso accertamenti volti al rilascio dellidoneità sportiva agonistica per lhockey". Allo stesso De Felice è stata anche inflitta un'ammenda di 1.200 euro.
Il controllo dei certificati non avviene a sorpresa. Le società interessate vengono informate con 48 ore di anticipo poichè le norme prevedono che la documentazione venga conservata agli atti nella sede della società e non esibita in occasione delle partite.
Questo episodio ha spinto il Settore Tecnico dell'Hockey a imprimere una accelerazione ai controlli, allargandoli da subito a tutte le categorie giovanili ed invitando le società ad attrezzarsi e a mettersi in piena regola.
L'attenzione al problema è comprensibile se si ricorda la tragedia di Stefano Dal Lago, morto in pista a Novara e risultato poi privo di adeguata idoneità agonistica per problemi cardiaci. Più recentemente, il Follonica ha dovuto fare a lungo a meno di Enrico Mariotti alle prese con un problema risolto soltanto dopo un intervento e il via libera dei laboratori medici del Coni di Roma.
L'hockey su pista può però consolarsi: se alcune ombre sono emerse nei controlli di questi mesi, ancora peggio è andata nell'hockey in line dove i casi di irregolarità sono stati molti fi più.
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