Eco.El. Valdagno vince ancora e va in fuga con le grandi

ECO.EL. HOCKEY VALDAGNO 9: Vallortigara, Pace, Hernandez, Piroli, Nicolia, Zarantonello, Cocco, Pranovi, Gomez, Ventra. All. Lodi
CAMPOLONGO HOSPITAL SALERNO 4: Chiaramonte, Festa, Santeramo, Albesa, La Forgia, Lombino, Enriquez, Di Concilio, Rotolo. All. Giudice
Arbitro: Parolin di Bassano
Reti: pt 4’59” La Forgia (S), 13’40” Gomez (EE), 16’41” Enriquez (S), 18’10” Hernandez (EE), 19’00” Nicolia (EE), 22’29” Pranovi (EE), 23’28” Nicolia (EE); st 3’33” rig. Nicolia (EE), 14’53” Enriquez (S), 22’46” Gomez (EE), 24’38” Cocco (EE), 24’45” Nicolia (EE).

Pronti, via con Ventra, Pranovi, Hernandez, Zarantonello e Gomez per i biancocelesti e Chiaramente, Festa, Albesa, La Forgia e Enriquez per i granata. Lo starting five campano fa quadrato stretto, quello vicentino è più elastico. Al 3’ la Eco.El. si fa più aggressiva. Ci provano Hernandez e poi Pranovi, ma al 4’51” su penetrazione in area locale un tiro rimpallato da La Forgia centra la base del montante opposto: 0-1. Dal 10’ Nicolia rileva Zarantonello e la Eco.El. mette la trazione anteriore e al 13’40” su assist di Nicolia è Gomez al volo a fare l’1-1. C’è poi un palo di Pranovi, ma al 16’41” dopo finta da retroporta Enriquez fa l’1-2. La Eco.El. si ritira su le maniche e su punizione-missile di Hernandez (18’10”) arriva il 2-2. Lì la Eco.El prende il volo e su splendida triangolazione in velocità, chiusa da Nicolia (19’00”) c’è il sorpasso. Il Campolongo sembra paralizzato e subisce in successione due bordate di Pranovi e Hernandez: 5-2. Ripresa ricca di episodi. Al 3’33” Nicolia indovina un rigore perfetto: 6-2. Poi è Gomez (5’36”) a farsi stregare su penalty. Succede inaspettatamente che fra i locali arrivi un debito di forze. Salerno ne approfitta, accorcia sul 6-4, poi prende pure un palo (Santeramo), Chiaramente stoppa un penalty a Nicolia (19’14”). Palo anche per Cocco (19’40”). Ventra va barricate, dall’altra parte Chiaramente stagna tutti i buchi, ma la Eco.El. torna a fare paura e gol. Cocco e Nicolia rimettono in croce un Salerno che alla fine ha pagato dazio al Lido.