Il Castiglione non vuole perdere la testa

Sulla carta lo scontro sembra proibitivo per gli ospiti lombardi: il quintetto blu arancio allenato da Paolo Boso è infatti attualmente al penultimo posto con soli 4 punti, ed è reduce dalla sconfitta casalinga con il Giovinazzo (l'altra capolista insieme al Ciabatti a quota 18). Per i maremmani dunque, la doppia possibilità di continuare nelle vittorie consecutive, arrivate a cinque, e nell'imbattibilità casalinga, che fino a questo momento sta facendo davvero la differenza nella fuga in avanti.
In casa Ciabatti il morale è decisamente alto. La squadra castiglionese anche sabato scorso ha saputo stringere i denti contro il Thiene, e seppur non giocando una delle migliori gare della stagione (contro un avversario considerato la bestia nera per il recente passato), ha raccolto alla fine una vittoria importantissima. Il vice presidente Marcello Pericoli è contento del momento attraversato dai suoi giocatori: "Vedo molta concentrazione nel gruppo e questo è di buon auspicio. Speriamo di poter continuare su questa strada. Rivolgo un appello al pubblico: abbiamo bisogno del nostro tifo per riempire il palazzetto. Questi ragazzi se lo meritano".
Per quanto riguarda la formazione, Aloisi non dovrebbe avere nessun problema. Tutti sono a posto fisicamente e vogliosi di dare il proprio contributo. Lo scorso anno due vittorie per il Ciabatti: 7-0 al Casa Mora e 3-2 al ritorno, mentre nel 2001/02 una vittoria per il Seregno, 6-3, e un pari per 2-2. Nel 94/95 una vittoria a testa: 7-3 per i lombardi e 4-2 per il Castiglione. Tra gli ospiti da tenere d'occhio Marco Divera, bomber con 10 reti all'attivo, oltre a Caneva, 5 gol, e Salinas 4 gol. Nel Castiglione scalpita il capitano Alessio Pericoli, ancora alla ricerca del primo centro stagionale e intenzionato a sbloccarsi proprio con il Seregno (in carriera 5 gol contro i lombardi).
I convocati: Armeni e Saccocci; Pinzuti, Pericoli, Borracelli, Bracali, Marcello Martelli, Massimo Martelli, Salvadori, Marangoni. Arbitra Babboni di Follonica.

Enrico Giovannelli