Leo Siegel: 'Serve un'inchiesta sugli arbitri europei'

Dopo la designazione di Aragones (fratello del presidente del Reus) per il derby italiano di Champions tra Bassano e Follonica, La Lega Nazionale Hockey chiede che sia fatta pulizia nel Comitato Europeo degli Arbitri e che siano azzerati tutti gli incarichi.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 17/01/2007 - Ultima modifica
La Lega Nazionale Hockey, per mano del suo presidente, prende carta e penna e scrive ai capi dell'hockey europeo per denunciare, ancora una volta, una situazione di monopolio ispano-portoghese sulle istituzioni dell'hockey che oggi rappresenta il princiapale freno alla credibilità dell'hockey.
Lo fa dopo l'incredibile designazione dello spagnolo Aragones a dirigere la partita Bassano-Follonica. Hanno destato molta impressione le due espulsioni definitive comminate nel finale di partita ad Alessandro Bertolucci e Sergio Silva che salteranno così la partita di Champions con il Reus. Il punto è che Aragones è fratello proprio del presidente del Reus.
Una designazione che dà adito ad ogni tipo di congettura e che andava semplicemente evitata; evidentemente i vertici Cea non sono di questo avviso.
Riportiamo integralmente il testo della lettera.

Signori Presidenti,
è doveroso esporre alle S.V. una situazione che è diventata insostenibile e inconcepibile, non solo per l’hockey su pista Italiano, ma per la intera immagine di questa disciplina a livello Internazionale.
La Confederazione Europea di Rink Hockey, delega, come da regolamento, la gestione delle attività arbitrali alla CEA Comitato Europeo Arbitri Hockey.
I due organismi hanno sede rispettivamente uno a Lisbona (CERH), l’altro a La Curuna (CEA).
Questa singolare anomalia potrebbe essere, e tale è stata illustrata nei vari consessi Internazionali, come una perfetta autonomia del potere arbitrale nei confronti della CERH, ma questa situazione credo di poter affermare oggi è quanto di più deleterio e scorretto si possa avere in un organismo Europeo di governo tecnico di una disciplina sportiva.
Non esiste alcuna Federazione Internazionale che abbia simile organizzazione ovvero che il proprio comitato tecnico arbitrale non risieda nella sede della Federazione Europea e ovviamente con essa lavori/dialoghi e realizzi gli intenti complessivi della Federazione Europea che in definitiva sono quelli delle Federazioni aderenti.
Ciò premesso da almeno 4 anni questo stato di cose nell’Hockey Pista Europeo si materializza con scelte e situazioni negative che con frequenza ciclica si riflettono negativamente nelle competizioni Europee con designazioni arbitrali che definire singolari è puro eufemismo.
Non intendo con questa mia contestare l’autonomia della CEA nei confronti delle scelte arbitrali, ma è indubbio che negli ultimi quattro anni molte scelte hanno nuociuto ai club Italiani, prova ne è che l’allora vicepresidente FIHP Claudio Bicicchi futuro vicepresidente Europeo dovette intervenire duramente nei confronti delle scelte intraprese, e già allora, circa due anni fa, si chiedevano le dimissioni dei gestori della CEA.
Oggi però il punto non è questo, essendo al cospetto di episodi di palese ed inconfutabile gravità che VI IMPONGONO responsabilmente di intervenire a dovuta tutela della nostra disciplina.
L’attuale situazione della Champions League 2007 è la seguente:
si stà giocando la fase di qualificazione alla Final Four e ci sono due gironi A e B
il girone A è composto da Barcellona – Barcelos – Vic – Prato, il girone B è composto da Porto – Reus – Bassano – Follonica attuale Campione d’Europa in carica.
Nella gara di Champions League del 13 gennaio 2007 che si disputava a Bassano del Grappa tra Bassano e Follonica la CEA ha designato una coppia arbitrale composta dai signori Roca Villa Andorrano e Aragones Spagnolo.
Ora non è qui in discussione né la serietà né l’operato degli arbitri nella gara in questione, in discussione è il fatto che il signor Aragones e’ il fratello del presidente del club Reus Deportivo diretto concorrente di Bassano e Follonica nel raggruppamento b
Mi domando e vi domando come si possa gestire un delicato settore quale quello arbitrale in un organismo Europeo, ignorando i doveri di correttezza ed etica sportiva che rendono incompatibili evidenti conflitti di interessi.
La vicenda si rivela ancor più grave ove si consideri che la CEA ha come principio quello di non affidare gare ad arbitri appartenenti alle nazioni delle squadre in pista .
Chiedo quindi a nome dei club Italiani riuniti nella Lega Nazionale Hockey Italia, che gli Organismi Internazionali FIRS/CERS aprano una precisa inchiesta sui comportamenti del Comitato Europeo Arbitri di Hockey, e procedano a revocare dagli incarichi gli attuali dirigenti CEA ristabilendo cosi regole di correttezza e rispetto di tutti i club Europei, oltre che di quelli Italiani che mi onoro di rappresentare.
Certo del vostro risoluto intervento su quanto denunciatovi, rimango in attesa di conoscere le vostre conclusioni.

Cordiali saluti.
Leo Siegel
Presidente LNH




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