Sono due le notizie da rimarcare a proposito di Bassano-Follonica, la supersfida italiana di Champions League finita 5-1 per i campioni d'Italia e d'Europa.
La prima è che, a ranghi completi, il Follonica è ancora la squadra più forte d'Italia e certamente una delle favorite per la conquista della Champions League.
La seconda è che il signor Aragones, direttore di gara spagnolo tra i migliori, ha pesantemente condizionato il futuro del Follonica (ma anche quello del "suo" Reus), inventandosi nel finale di partita due cartellini rossi a Silva e Alessandro Bertolucci che, da parte loro, hanno palesato una ingenuità incredibile.
Partiamo dall'inizio e cioè da un Follonica quasi perfetto che si è mangiato il Bassano cancellando di colpo fiumi di parole scritti e digitati nei mesi scorsi. Di solito non basta una partita per cancellare le ombre di una stagione non più trionfale come quella passata; ma se la partita è un Bassano-Follonica di Champions decisivo, con il Follonica per la prima volta al completo, e se il risultato è quello visto sabato sera, allora gli ingredienti ci sono tutti: non si parli più di crisi del Follonica.
Insomma, aveva ragione Massimo Mariotti a dire che il problema erano le assenze, non lo spogliatoio nè il gioco. Ora questo Follonica può tornare a volare. E' facile attendersi un cammino più regolare in campionato, mentre in Champions League le cose saranno comunque difficilissime, in particolare dopo le due espulsioni definitive di sabato sera che costringeranno il coach toscano ad affrontare il Reus con gli uomini contati.
A scanso di equivoci, diciamo subito che Sergio Silva e Alessandro Bertolucci hanno buona parte delle colpe di quanto accaduto. Sul 5-1 in casa di un Bassano già morto, con la partita ormai agli sgoccioli, non ha alcun senso protestare o fare gesti verso la panchina avversaria, soprattutto se si è già gravati di un cartellino blu. Detto questo, il signor Aragones non ha certo brillato per magnanimità e non si è fatto pregare per fare un bel regalo al Reus Deportivo, squadra spagnola che contro il Follonica, il 24 gennaio prossimo, si giocherà una fetta di qualificazione. In particolare modo l'espulsione di Silva è apparsa quantomeno forzata e frutto di una interpretazione piuttosto restrittiva del regolamento, cosa che non avviene di norma nè in Spagna, sè a livello internazionale.
Nel tripudio del Follonica, il Bassano ha recitato ancora una volta il ruolo dello sparring partner. L'espressione delusa del presidente Merlo, colta dalle telecamere della Rai, la dice lunga sull'aria che si respira in riva al Brenta. Dopo le illusioni di questi mesi, la "solita" realtà sembra avere fatto nuovamente capolino e la squadra di Bresciani dovrà faticare non poco per recuperare un gap tecnico che è nuovamente apparso evidentissimo. Dispiace, infine, dover registrare la scomposta esultanza di Bresciani all'espulsione definitiva di Bertolucci che certamente favorisce anche il Bassano, ma che doveva essere accolta con maggiore compostezza.
La terza italiana di Champions, il Prato, perde anche a Vic e, di fatto, esce di scena con tre giornate di anticipo. Peccato per come sono andate le cose: i toscani sono andati in vantaggio a cinque minuti dalla fine della fine, accarezzando il sogno di un prestigioso blitz. La rete di Antezza ha invece svegliato il Vic che ha pareggiato due mintu dopo e trovato il gol del successo a fil di sirena.
In coppa Cers, destino opposto per le squadre italiane. Il Novara ha vinto nettamente contro La Roche Sur Yon ipotecando la semifinale di coppa; il Valdagno ha invece subito una sconfitta di misura sulla pista di casa contro gli spagnoli del Vilanova.
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