L'Etruria Follonica dilaga a Bassano e riapre i giochi

Con la squadra finalmente al completo, Massimo Mariotti ristabilisce l'ordine costituito infliggendo al Bassano una sonora lezione. Sarebbe stata una splendida serata se Silva e Ale Bertolucci non fossero stati espulsi con il cartellino rosso.

Scritto da Michele Nannini - Pubblicato il 14/01/2007 - Ultima modifica
“Adesso basta prendere gol”. Quattro parole, quelle di Gigio Bresciani, che sintetizzano come un Bignami la sfida europea fra Metalba Bassano e Consorzio Etruria Follonica, vinta dagli azzurri per 5-1 dominando un avversario inebetito da tanta classe e da tanta voglia di tornare a primeggiare. Come è stato fino ad oggi e come sembra possa essere per tanto tempo anche in futuro. Se serviva l’ennesima riprova ai dubbi che il Follonica aveva generato fino ad oggi il successo del Palabassano è stato più eloquente di qualsiasi risposta potesse arrivare. Solo una squadra in campo, quella azzurra, perché è vero che Guillerme Silva ha eretto per l’ennesima volta un vero e proprio muro davanti alla propria porta evitando importanti reti al Bassano, ma è anche vero che tecnicamente e tatticamente il Follonica questa partita l’ha condotta dal fischio d’inizio alla sirena finale rischiando di arrotondare pure il bottino in un paio di occasioni in extremis.
C’è però ancora una volta il rovescio della medaglia. Sintetizzato nella designazione di due arbitri spagnoli alla vigilia di Follonica-Reus, con le espulsioni definitive rimediate da Ale Bertolucci e Sergio Silva che dovrebbero fare scuola su come commettere il delitto perfetto e garantire ai compatrioti del Reus due avversari in meno nella gara del Capannino. Del clamoroso ce l’ha soprattutto l’espulsione di Silva, ammonito due volte in pochi secondi nel primo tempo dopo che una steccata volontaria di Videla a Bertolucci, ripresa da tutte le telecamere di Raisat impiegate in pista, è rimasta praticamente impunita, e cacciato fuori a 8’ dalla fine ancora per proteste. Stessa sorte toccata ad Ale Bertolucci, episodio per il quale lo stesso Bresciani ha saltato di gioia come avesse vinto la partita. Ognuno ha le soddisfazioni che si può permettere.
L’hockey giocato ha dimostrato ancora una volta che un Follonica al completo non può avere paura di nessuno, nemmeno di un Bassano in testa sia al campionato che al girone di Champions. Massimo Mariotti legge alla perfezione come andrà la partita, mette in campo i Gemelloni assieme al fratello Enrico e a Mirko Bertolucci: i padroni di casa controllano il ritmo, non forzano praticamente mai e gli azzurri aspettano sornioni l’occasione che prima o poi è destinata ad arrivare. Nemmeno su rigore il Bassano riesce a passare, con Silva che ipnotizza Viana al 4. Dal 9’ all’11’ il tracollo bassanese: Mirko Bertolucci ruba palla a Rigo e fa secco Cunegatti. 0-1. Palla al centro e ancora Bertolucci ispira il contropiede di Ale Michielon. 0-2. Terza azione e ancora Mirko-gol attira a se tutta la difesa del Bassano lasciando un’autostrada ad Enrico Mariotti che dalla tre quarti infila il Gatto. 0-3. E il Bassano? Non pervenuto. Al 13’ la steccata di Videla ad Ale Bertolucci che causa i primi due gialli a Sergio Silva mentre il gioco rimane ancora saldamente in mano al Follonica che gode dei numeri del proprio insuperabile portiere e della infinita classe di un Enrico Mariotti tornato re della difesa. I cartellini fioccano ancora nel finale di tempo, con Videla che si accomoda fuori (uscirà poi col rosso a metà secondo tempo) e il Bassano che quasi si accontenta dello 0-3.
Unica fiammata locale in avvio di ripresa, dopo l’ennesima invenzione dei direttori di gara che ammoniscono Mirko Bertolucci per aver tardato a tornare in pista dopo l’intervallo (sic). Pereira e Viana confezionano il gol dell’1-3 in contropiede, il Metalba prova ad aumentare il ritmo ma l’Etruria controlla senza troppi affanni, tanto che all’8’ ancora Mirko Bertolucci finalizza il contropiede impostato da Enrico Mariotti e al 13’ tocca ad Ale Michielon fare cinquina su assist del Secco. Poi ci sono solo i capolavori dei direttori di gara iberici e le parate in extremis di Cunegatti che salvano il Bassano da un passivo ancora più pesante. Mentre il presidente Merlo guarda, sconsolato, l’ennesimo ko interno subito dai giocatori in giallorosso.
La rabbia è passata, perché vincere 5-1 a Bassano è la migliore medicina a tutti i mali. Ma quelle due espulsioni definitive proprio non vanno giù a Massimo Mariotti, che però ammette anche le debolezze del Follonica nella circostanza. “Per la partita non posso che essere soddisfatto – conferma il tecnico del Golfo – per la prestazione degli arbitri e per le nostre ingenuità invece sono particolarmente arrabbiato perché sappiamo da inizio stagione che quest’anno tutti faranno di tutto per non farci arrivare alla Final Four e non dobbiamo cadere in queste trappole. Qualche volta ci dobbiamo adeguare, invece l’adrenalina scorre e siamo caduti in queste ingenuità forse per la troppa smania di vincere, certi atteggiamenti in occasioni come queste, e con arbitri come questi, sarebbero da evitare, anche perché si rischia di pagare un conto salato nella partita contro il Reus. In campo invece abbiamo dimostrato che quando siamo al completo non dobbiamo temere nessuno. Avevo studiato bene la partita, sapevo che sarebbe andata così e ogni minimo dettaglio era preparato con cura: mi aspettavo un Bassano che giocasse in questo modo, alla fine la tensione e la paura hanno giocato un brutto scherzo ai nostri avversari.”
Etruria quindi guarito ufficialmente, anche se sulla forza del collettivo azzurro non ci potevano essere dubbi. “Per ora siamo superiori e lo abbiamo dimostrato anche quando tutti continuavano ad essere diffidenti. Stasera abbiamo giocato da 10 e lode, abbiamo zittito quasi 4 mila persone giocando una gara intelligente e gestendo al meglio le forze, colpendo al momento giusto. Speriamo di non pagare troppo cari i due cartellini rossi, comunque siamo abituati a lottare e a vincere anche in situazioni difficili e fra 15 giorni ci sarà ancora il Capannino al nostro fianco”.

Michele Nannini
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