Follonica autoritario sulla pista di Lodi
Sono tornati i vecchi tempi? Probabile, possibile, quasi certo. Perché quando riesci a vincere 10-0 fuori casa, ancora lontano dalla condizione ottimale, davanti ad un pubblico che non ti ha mai amato, riuscendo così già a staccare di due punti i più immediati inseguitori è impossibile non tornare a pensare in grande.
Scritto da Michele Nannini
- Pubblicato il 26/10/2006 - Ultima modifica
Per lEtruria Follonica la trasferta di Lodi si trasforma in una passeggiata di salute condita pure dal primo gol in campionato del rientrato Ale Bertolucci e dal debutto annuale di Pagnini. Ma cosa vuoi di più dalla vita?
In quel Palacastellotti che tante volte negli anni scorsi ha visto gesta importanti del rotellismo nazionale tocca al Follonica far respirare di nuovo laria buona dellhockey che conta. Dominando dal primo allultimo minuto e confermando al resto della categoria che infortuni, età, eventuale appagamento, non possono in alcun modo fermare lavventura della squadra più forte degli ultimi decenni.
Sulla carta non doveva essere una passeggiata: è vero che il Lodi è ripescato ma questanno ha tentato di fare le cose un po meglio, cercando per lo meno elementi esperti in grado di evitare il travaglio della scorsa stagione. Ma Medina è palesemente fuori condizione mentre bloccato Brescia la squadra diventa ancor più prevedibile. Linfortunio al portiere Passolunghi, in porta cè andato Losi, ha complicato ulteriormente il cammino dei giallorossi ed in campo cè stata solo una squadra, quella azzurra, che ha messo le cose in chiaro dopo meno di 5 con il primo sigillo di Ale Michielon, seguito poi da due sprint tanto efficaci quando imbarazzanti per la facilità con cui si sono concretizzati: dal 13 al 15 con tre gol di fila di Mirko Bertolucci, Silva ed Ale Michielon e negli ultimi 5 minuti con le altre due segnature ancora di Mirko e di Alberto Michielon.
Ripresa con identico copione rispetto al primo tempo: Follonica a fare la partita, Lodi a sperare di prenderne il meno possibile. Per la prima volta in stagione la porta azzurra rimane illibata, segno anche questo di come le cose stanno tornando alla routine. Tanto che finalmente torna al gol anche Ale Bertolucci, il violino azzurro, che rispetto alla già positiva prova contro il Salerno cresce in forma, sicurezza e sensibilità nel ginocchio infortunato anche se ancora non può forzare. E mentre il manipolo di ultras azzurri arrivati a Lodi urla, applaude e assiste alla debacle dei mai amati tifosi locali, in pista gli Immarcabili continuano il loro splendido assolo arrivando a quota 10 con Silva, Ale Michielon e Mirko Bertolucci, solitari capolista.
A Follonica ci ha giocato di recente mentre questanno ha già incontrato il Bassano e gli azzurri: Marco Motaran è il più indicato per commentare sia la partita che la stagione appena iniziata. Al torneo in Angola abbiamo giocato contro lInfoplus conferma Motaran e mi hanno fatto una grossa impressione, sono forti e completi in grado di giocare alla grande. Ma vedendo il Follonica di oggi non cè nemmeno paragone: gli azzurri sono superiori in tutti i reparti, sono decisamente una squadra di unaltra dimensione. O sei nettamente più forte altrimenti rischi davvero di farti male contro di loro
Abbiamo giocato una grande partita dallinizio alla fine precisa anche Massimo Mariotti senza lasciare al Lodi la possibilità di impensierirci. Oltre al successo cè anche la solitaria posizione di capoclassifica, visto che il Bassano, dopo solo 4 giornate, è già dietro a noi a dimostrazione che i successi estivi lasciano il tempo che trovano. Questo piccolo vantaggio che abbiamo sarà comunque molto importante in vista della coppa Italia, finale che a noi da più convinzione nei nostri mezzi e a loro qualche certezza in meno.
Michele Nannini
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