Adrian e Javier: due Argentini alla corte di Sarzana.

Un piacevole intermezzo con i due nuovi acquisti argentini Pintos e Ramirez, che si sono simpaticamente prestati a rispondere a qualche curiosità: tifano Milan, amano gli spaghetti, ammirano Mirko Bertolucci e sperano di contribuire a portare ai vertici il Sarzana.

Scritto da Hockey Sarzana - Pubblicato il 03/10/2006 - Ultima modifica
Sono arrivati insieme, provengono dalla stessa città e dalla stessa squadra, sono gli Argentini Javier Pintos e Carlos Adrian Ramirez : la città è Mendoza e la squadra è l’YPF. A Sarzana dormono nello stesso appartamento che condividono con Gianassi e Saitta gli altri due neo-arrivati. Educatissimi, quasi timorosi con il sorriso sempre sulle labbra, dicono continuamente “grazie”, considerando ciò che ricevono un dono e non qualcosa che gli spetti di diritto!
Incredibile come riescano ad associare grinta e forza fisica a gentilezza e rispetto. Una peculiarità li unisce: entrambi portano al collo un rosario. Sono tifosi del Milan e ritengono che il miglior giocatore di sempre sia “Panchito” Velasquez, ammirano Borregan e Lopez e in Italia Mirko Bertolucci. Collaborano nell’allenare Ragazzi e Allievi: li ho incrociati alla pista dove arrivano precisi e puntuali e ho colto l’occasione per rivolgere loro qualche domanda. Si prestano volentieri, e, aiutata da Enrico Gianassi, di cui apprezzano gli spaghetti che prepara attentando quotidianamente al loro peso-forma, riesco a farmi capire e a comprendere le loro risposte alla mia domanda su cosa li ha spinti all’avventura italiana, che cosa pensavano di trovare e cosa hanno trovato realmente. Un po’ a turno raccontano: “ In Argentina dal giocatore più piccolo al più adulto, il sogno è quello di giocare in Italia: tutti seguono le vicende italiane attraverso Internet o grazie ai racconti dei connazionali che giocano già in Italia. Nel vostro paese c’è molto professionismo e il modo di vivere l’Hockey è molto diverso: si riceve tutto il materiale, dalla tuta ai pattini, là a malapena si riceve la mazza. Ma a parte il discorso materialistico, la passerella italiana è importante per l’immagine e per farsi conoscere. Qui abbiamo trovato gente disponibile che ci ha accolto bene come una grande famiglia. Non ci manca niente e ancora prima che noi chiediamo, ci viene domandato se abbiamo bisogno di qualcosa. Noi speriamo in cambio di contribuire a portare in alto questa squadra, dove abbiamo trovato dei veri amici.” Su di loro un fardello pesante, l’eredità di Edu Vega, ma sicuramente con il loro gioco e la loro simpatia riusciranno a farsi amare come il loro connazionale e noi diamo il benvenuto ufficiale a Javier e Adrian augurando loro un buon soggiorno in Italia.
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