I due nuovi argentini infiammano già i cuori rossoneri

Marimont, ventiseienne ex Olimpia San Juan, la più importante squadra del campionato sudamericano, regista roccioso dall’indubbio temperamento, capace di emergere in qualsiasi situazione in virtù della sua adattabilità tattica, sarà chiamato a dar man forte sia in fase difensiva che offensiva. “Sono qui per vincere il più possibile con questa mia nuova squadra. Ho accettato subito l’invito del presidente Tognetti a far parte del Breganze perché mi ha prospettato un progetto molto interessante e la presenza di gente del calibro di Guerrero e Lopez lo confermano. Ho una voglia matta che inizino le partite vere per vedere dove possiamo arrivare in questo difficile campionato. Sarà di grande stimolo misurarsi contro i campioni d’Europa del Follonica e il fortissimo Bassano. Ho ancora vivo il ricordo della semifinale scudetto di 4 anni fa quando con il Salerno fummo eliminati proprio dai giallorossi. La mia fame di hockey è molto grande e farò di tutto per ripagare la fiducia che mi è stata posta dalla società”.
Gli fa eco l’altro grande acquisto del sodalizio rossonero: “Non ho mai dimenticato la mia bellissima esperienza a Breganze di 2 anni fa” esordisce Lopez (a Vercelli lo scorso anno) “i tifosi sono molto appassionati e mi farò in quattro per vederli esultare ogni sabato. Sono convinto che possiamo fare molto bene. Conosco alla perfezione i miei compagni e il mio obiettivo è di migliorare la sesta posizione conquistata con loro nel 2004. Con Crovadore e Giaretta in avanti abbiamo un potenziale altissimo, senza dimenticare che davanti al nostro portierone Mabilia, Pigato Guerrero e Marimont danno sicuramente un grado di sicurezza elevato. Inoltre Peripolli è un jolly di lusso che ci darà ulteriore spinta in tutti i reparti. Quest’anno sarà dura per tutti venire a vincere a Breganze!”
Poche parole e tanti fatti. Questo sembra essere il filo conduttore nelle parole dei due Gauchos. Tutta Breganze scalpita per vederli in azione nella speranza di issarli al più presto a propri beniamini. Il popolo rossonero ha fame di grande hockey e chissà non sia proprio questo il tanto atteso anno della rinascita.