Francia batte Italia 1-0. Più che un risultato clamoroso è oramai una regola. Era accaduta la stessa cosa un anno fa a Santander, sempre agli europei juniores. Allora la sconfitta ci costò un umiliante quinto posto proprio alle spalle dei transalpini; oggi l'esito non è così dirompente poichè i gironi servono soltanto a stabilire la griglia del tabellone finale, ma il campanello d'allarme continua a suonare.
L'annus orribilis delle nazionali azzurre prosegue quindi sulla falsariga di Monza e Sesimbra. Questa volta è stato un penalty al 13' del primo tempo a segnare la nostra disfatta. Un rigore che, per quanto dubbio come sostengono i nostri, da solo non può giustificare la seconda partita senza reti di fronte ai transalpini che di certo non sono improvvisamente diventati dei fuoriclasse. L'Italia paga probabilmente una preparazione troppo in solitaria, senza nessuna amichevole contro squadre vere e quindi senza nessuna possibilità di diventare una squadra prima di arrivare a St.Omer. E' il limite del centro federale di Piancavallo, troppo lontano dall'hockey giocato per consentire questo fondamentale tipo di esperienza.
Ha vinto la Francia perchè conosceva meglio le proprie potenzialità, sperimentata in una decina di amichevoli contro squadre di prima e seconda divisione francese. Contro dieci volonterosi atleti, magari più abili se presi uno ad uno, ha vinto il collettivo collaudato e, poichè gioca in casa, fortemente motivato.
Oggi pomeriggio secondo impegno del girone, quello più facile, contro l'Olanda. Per gli azzurri c'è la scontata possibilità di rifarsi e rifiatare contro una squadra debolissima, infilata per 44 volte in 40 minuti da un Portogallo cinico (e al limite dell'insolenza sportiva).
Ricordiamo che gli
abbonati ai servizi SMS riceveranno il risultato sul telefonino pochi minuti dopo la fine della partita.