Lepilogo. Il capitolo finale di un libro dei sogni. O, secondo il punto di vista, degli incubi. Il giorno in cui tutto quello per cui si è lavorato negli ultimi nove mesi deve diventare realtà. In due parole, oggi è il giorno di Follonica-Bassano. Con un paio di differenze sostanziali a seconda di quale parte va ad affrontare questa sfida: luna, quella del Follonica, già ebbra di vittorie storiche che ne fanno la squadra più vincente dellera moderna dellhockey non solo italiano ma anche europeo; laltra, quella del Bassano, che spera stasera di risollevare le sorti di due anni disgraziati, fatti solo di spese enormi a fronte di ricavi pressoché nulli.
Forse se ne sono scordati dalle parti di Bassano, dove il risicato successo in gara 2, contro un Follonica praticamente senza cambi e che ha sfiorato più volte il colpo del possibile pareggio, sembra aver scacciato tutti i fantasmi degli ultimi 24 mesi ma soprattutto sembra aver cambiato le carte in tavola. Signori, non è così. Basta fare due conti, analizzare secondo per secondo le ultime due sfide fra azzurri e giallorossi, pesare col bilancino tutti i fattori per capire che ancora una volta a partire con i favori del pronostico non possono che essere i padroni di casa. Come preannunciato in tempi non sospetti dai protagonisti azzurri. Male che vada ci giochiamo la bella a Follonica, dove negli ultimi anni non ha vinto nemmeno il Barcellona prometteva Massimo Mariotti alla vigilia di Gara 1. Al Capannino non si passa, non ci sono storie gli faceva eco Andrea Tosi subito dopo il termine di gara 2.
Follonica contro Bassano, non è solo un incrocio di destini, di storie e di fuoriclasse, è soprattutto la colonna sonora di due stagioni vissute sul binario di un dualismo mai equilibrato. E che stasera suggerisce un paio di chiavi di lettura nuove rispetto a quanto accaduto fino ad oggi: per la prima volta infatti gli ospiti si presentano in formazione incompleta, visto che mancherà Viana per una colossale leggerezza compiuta dalla panchina bassanese nel finale di gara 2, quando lesterno portoghese è entrato in pista quando ancora doveva scadere il periodo di espulsione temporanea. Fare a meno di un elemento come il portoghese non è facile, soprattutto nel catino dellArmeni dove il sesto uomo in campo può diventare decisivo. In casa azzurra invece per la prima volta nella serie coach Mariotti avrà tutti a disposizione, rientrando Ale Bertolucci dopo la giornata di squalifica scontata in gara 2. E poi ci sarà il solito, encomiabile apporto del tifo azzurro, che farà registrare lennesimo tutto esaurito al Capannino, pronto a vivere per la prima volta la conquista di uno scudetto fra le mura amiche.
A dirigere lincontro ancora una volta Carmagnola di Novara e Carmazzi di Viareggio, apparsa la coppia di fischietti più affiatata della post season. Inizio ore 20,45, non esserci è peccato mortale.
Michele Nannini
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