Sembrava davvero unaltra squadra, quella del primo tempo. Tanta fatica a giocare e trovare il ritmo partita, il fianco troppo spesso scoperto alle offensive del Vercelli, troppi interventi decisivi di Guillerme Silva, errori in zona gol nelle occasioni più facili. Per il Consorzio Etruria il ritorno in pista dopo 20 giorni di pausa aveva più le sembianze di un mezzo incubo che di un felice viatico verso la semifinale. Invece, dopo il tè caldo di metà tempo, la storia è cambiata. Decisamente. E se ne sono accorti soprattutto i gialloverdi, sommersi da un Follonica tornato più che straripante e capace di racimolare il divario più netto di tutta la stagione assieme al +12 di inizio stagione contro il Valdagno. Forse bastava anche meno ma il 14-2 che manda in ghiacciaia gara 1 dei quarti di finale consegna alla post season un Etruria già pronto alle battaglie più difficili.
E stato però un Follonica diverso da quello visto abitualmente nella regular season. Non tanto nel gioco o nelle individualità, quanto nella voglia di tirare fuori subito il massimo senza curarsi troppo del punteggio. E vero, bastava decisamente di meno, ma non è questo quello che inseguono gli azzurri. Probabilmente ancora proiettati verso le partite decisive, quelle nelle quali la differenza la farà magari solo una rete in più rispetto agli avversari. E per questo Bertolucci e soci hanno spinto sullacceleratore dal primo allultimo minuto, riuscendo solo nella ripresa a mostrare il carattere e la potenza dei dieci uomini doro.
Perché in avvio, strano ma vero, sembrava unaltra partita. Quasi una serata di allenamento da fine settimana, nelle quali stare attenti più che altro a fare il proprio compitino e solo dopo a cercare qualcosa in più. Mariotti inizia con i gemelloni, Mirko Bertolucci ed Enrico Mariotti; Guanziroli risponde con Villani, Francazio, Ceresa e Squeo. Prime occasioni buone dalla parte ospite, Ceresa e Squeo soprattutto, poi Mirko Bertolucci ed i Michielon che cercano lo spiraglio giusto mancando però di lucidità sottoporta. Strano, ma ogni tanto capita anche a loro. Così è il Vercelli a passare in vantaggio all11 con Villani che chiude alla perfezione un compitino facile facile in contropiede. Silva continua a tenere la guardia alta, il Follonica prova ad aumentare il ritmo e dopo un rigore sbagliato pareggia con Ale Michielon al volo dal limite dellarea. Adesso è il Vercelli a traballare, gli azzurri cominciano a crescere di condizione e di precisione e a fil di sirena Mirko Bertolucci porta avanti i suoi prima del cambio di campo.
Dopo, in pista, ci torna solo una squadra. Non che il Vercelli smetta di giocare, solo che tocca al Follonica riprendere in mano lo spartito di squadra schiacciasassi momentaneamente lasciato in camerino. E non ce nè più per nessuno. Il passare del tempo viene scandito quasi cronometricamente dai gol azzurri. Mirko ed Ale Bertolucci si divertono a creare e trasformare in gol tutto quello che toccano, Ale Michielon quando aggiusta la mira non lascia scampo, Sergio Silva inizia la cavalcata trionfale del secondo tempo con due gol cercati e trovati con caparbietà, nel tabellino centrano anche Enrico Mariotti e Victor Bertran, accolto da una autentica ovazione al suo ingresso in campo. E il Vercelli? E lì, che aspetta sia passata la tempesta, sperando di prenderne il meno possibile ma costretto ad uscire dal campo con un parziale da record di 12-1 nel secondo tempo. Roba da tagliare le gambe a chiunque. La prima vittima dellodio agonistico tanto invocato da coach Mariotti è lì che si lecca le ferite, pronta a subire lennesimo assalto in gara 2 quando gli Immarcabili vorranno chiudere una volta per tutte il discorso qualificazione. Se mai fosse rimasto in sospeso.
Alla fine si è trasformato tutto nellennesima festa azzurra, con i giocatori chiamati a gran voce dal pubblico del Golfo (compresi i ragazzi del Trofeo delle Regioni) a firmare autografi e a venire immortalati nelle tradizionali foto ricordo. Ma nel primo tempo si è visto un altro Follonica, ancora carico di fatica dopo lennesimo richiamo atletico voluto da coach Mariotti. Comunque, tutto ampiamente previsto. Abbiamo fatto un grande carico atletico fino a pochi giorni fa conferma Ale Bertolucci ed era inevitabile perdere il ritmo partita dopo un periodo di pausa dal campionato così lungo. Ma non ci siamo preoccupati più di tanto dopo il primo tempo, nella ripresa infatti sapevamo di poter crescere e abbiamo ripreso facilmente il filo del gioco e tutto è andato alla perfezione. Con individualità come le nostre tutto diventa più facile. Ed anche stasera vorrei fare lennesimo plauso al pubblico, sono stati come sempre eccezionali, attaccati a questi colori ed allaltezza delle occasioni più importanti.
Michele Nannini
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