Per il Molfetta a Castiglione una sconfitta obbligatoria!

“Sconfitta doveva essere e sconfitta è stata!” E’ la dura realtà di una pagina nera dell’Hockey nazionale. Palazzetto gremito a Castiglione per il match che vale un intero campionato; molta gente sugli spalti che condivide simbolicamente con i propri beniamini atteggiamento e abbigliamento: elmetto e divisa da guerriglia per sconfiggere la capolista Molfetta.

Scritto da Hockey Molfetta - Pubblicato il 28/03/2006 - Ultima modifica
Castiglione – Molfetta = 3-2
Castiglione: Armeni, Pietrini, Martelli Mas., Martelli Mar., Bracali, Borracelli, Pinzati, Pericoli, Migliorini, Salvatori
Molfetta: Picca, Squeo, Turturro, Persia, Agrimi, Lo basso, Azzollini, De Robertis, Lezoche, Spadavecchia. All. Poli
Arbitro: Corponi

C’è poco da raccontare dal punto di vista sportivo in una giornata che ha visto soprattutto andare in scena una battaglia d’altri tempi con i padroni di casa che sembrano quasi aver scordato a casa la pallina e iniziano in maniera scientifica una caccia all’uomo.
Peccato aver perso l’occasione di vivere questo evento in maniera certamente avvincente ma anche sportiva e corretta: insomma sabato è stato evidenziato come gli scorretti non certo si trovano dalle nostre parti.
Esempio emblematico si è avuto nei due derby giocati quest’anno che hanno visto in campo due squadre combattive, determinate ma corrette e rivolte soprattutto a giocare meglio dell’avversario.
Ma molto probabilmente la cultura della vittoria da ottenere tramite il gioco non è arrivata a Castiglione; e bisogna anche aver un coraggio da vendere per adesso esultare di una prima posizione ottenuta con testate, pugni, e steccate scientificamente date sempre a palla lontana.
Se è questa la strada da percorrere per arrivare in serie A, i nostri ragazzi continueranno ad onorare questo bellissimo sport nella serie cadetta.
Tutto il clan bianco-rosso era giunto a Castiglione con la speranza di strappare un risultato positivo per mantenere la vetta della classifica e magari rinviare all’ultima giornata tra le mura amiche la festa promozione.
Ma appena arrivati, i molfettesi hanno capito che la festa gli era stata preparata già in campo…!!!!
Molto spesso il calcio riceve lezioni di moralità dai cosiddetti sport minori che con il loro spirito sano ne rappresentano la parte buona; sabato invece sembrava di essere al macello.
E bravo è stato il sig. Corponi, incaricato di dirigere il match, nel limitare i danni ma forse nemmeno con tre arbitri in campo la situazione poteva migliorare.
Quindi tra i cinque gol che hanno condito il match, c’è stata tanta cattiveria e violenza; gli unici due fattori che potevano permettere ai padroni di casa di avere la meglio.
Venendo alla cronaca del match, dopo una prima fase di studio il Castiglione si è portato in vantaggio con Marcello Martelli al 12 minuto ma ha subito la replica immediata del Molfetta con il pareggio di Mirko Azzollini.
Il primo tempo si chiudeva con i padroni di casa in vantaggio con la rete di Borracelli.
Nella ripresa il Molfetta cercava di giungere al pareggio con il gioco al contrario dei padroni di casa e “il Killer” Lezoche indovinava l’angolo giusto che metteva i brividi ai tifosi presenti e rinvigoriva le risorse da guerriglia dei giocatori locali.
Il gol della vittoria giungeva a 25 secondi dallo scadere con Migliorini che sorprendeva Picca e chiudeva un match che sarebbe stato meglio non fosse mai iniziato.
Anche il Molfetta torna a casa con un risultato positivo: tutti i giocatori, infatti, anche se con difficoltà, sono riusciti a tornare a casa con le proprie gambe e curarsi le ferite dopo la battaglia.
Il terzo posto lascia l’amaro in bocca per quanto fatto dagli uomini di mister Poli lungo tutto l’arco del campionato.
Soprattutto dopo la partita di sabato, abbiamo la certezza che questo gruppo e questa società meritano il palcoscenico dell’A/1 se non latro per il gioco espresso in campo e per la correttezza e la signorilità con cui le squadre ospiti sono sempre accolte nella nostra città.
Il sogno non è ancora svanito e l’ultima giornata potrebbe regalare ancora mille sorprese con il Molfetta impegnato nel difficile match casalingo contro il Sarzana senza gli squalificati De Robertis, Agrimi e Spadavecchia oltre tutti gli altri che dovranno cercare di recuperare dalle botte ricevute. In particolare bisogna sottolineare la prestazione della coppia Turturro-Persia, autentica diga in fase difensiva e attenta e ordinata per tutto l’arco del match.
Un elogio, però, va a tutta la squadra composta da 10 gladiatori che hanno lottato e mostrato l’amore che tutti hanno verso l’Hockey, un hockey sano e con principi di assoluta correttezza e divertimento.
In fondo si tratta di un gioco… anche se a Castiglione ancora non lo hanno capito.

Adriano Nappi
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