Follonica strapazza Trissino e ringrazia il Prato

I campioni d'Italia restano soli in testa alla classifica alla vigilia dello scontro diretto che, a questo punto, potrebbe decidere con grande anticipo il vertice della classifica della regular season. Contro il Trissino è il solito Follonica che annienta gli avversari senza nemmeno spingere sull'accelleratore.

Scritto da Michele Nannini - Pubblicato il 29/01/2006 - Ultima modifica
CONSORZIO ETRURIA FOLLONICA: Tosi, (Silva), Alb. Michielon, Bertran, Ale. Michielon, M. Mariotti, E. Mariotti, S. Silva, M. Bertolucci, A. Bertolucci. All. M. Mariotti.
GEMATA TRISSINO: Frizzo, (Nicoletti), Boscaro, Ceretta, Bertinato, Pallares, Pasquale, Oller, Rodero, Randon. All. Boscaro.
ARBITRO: Andrisani di Matera.
RETI: p.t. al 2’ e 10’ A. Bertolucci, al 5’, 12’, 21’ E. Mariotti, al 17’ Silva, al 17’30 Rodero, al 18’ Ale. Michielon; s.t. al 2’30 Ale. Michielon, al 2’40 e 6’40 Alb. Michielon, all’8’ Bertran, al 9’ Pallares, al 14’ e 24’ M. Bertolucci, al 18’ Rodero, al 19’ Boscaro, al 24’30 E. Mariotti.
NOTE: espulso Oller, spettatori 700.

Una serata surreale, quella di Follonica. In pista il solito, straripante Etruria, che dall’inizio alla fine mette sotto l’ultima in classifica Trissino giocando una delle più divertenti partite della stagione, match clou a parte, e vincendo per 14-4 in totale controllo e scioltezza. Fuori dalla pista le notizie che si rincorrono a partire da metà del primo tempo, quando da Bassano cominciano ad arrivare i primi parziali della sfida fra giallorossi e lanieri, tutti a favore del Prato. A un certo punto anche coach Mariotti si interessa quasi di più a quanto succede al Ca’ Dolfin rispetto a quello che accade alla pista Armeni, ma c’è da capirlo, lui e tutti i tifosi sugli spalti, domani c’è il recupero di Bassano-Follonica e il risultato dei giallorossi è quantomai importante non solo per la sfida di martedì ma più in generale per gli equilibri del campionato. Se mai ancora qualcuno avesse qualche ulteriore dubbio.
Alla fine sarà un doppio trionfo, perché gli Immarcabili avanzano a passo di carica e l’Infoplus cade pesantemente a terra per la seconda volta consecutiva fra le mura amiche. In pista Mariotti ha ancora una volta utilizzato tutti i giocatori del roster escluso Guillerme Silva, iniziando con i Bertolucci assieme al fratello Enrico e a Sergio Silva mentre dall’altra parte Boscaro, tecnico a referto, sceglie Ceretta, Pallares, Oller e Randon davanti a Frizzo per arginare la furia azzurra. All’inizio gli ospiti provano anche ad usare un po’ di maniere forti, ne fa le spese Oller espulso dopo nemmeno 5 minuti, poi i veneti si rendono conto che contro questo Follonica c’è solo da sperare di prenderle il meno possibile e la partita prende il largo con il copione previsto. Ovvero, Follonica che fa quello che vuole e Trissino che, of course, subisce. Il violino di Ale Bertolucci, che ormai festeggia con classico gesto del musicista, risuona fin dal 2’, poi tocca ad Enrico Mariotti allungare da fuori area (alla fine saranno 5 le sue reti in serata) mentre pure Silva ed Ale Michielon timbrano il cartellino bucando la difesa dell’ultima squadra della serie A1. E non si capisce come faccia il Lodi ad avere gli stessi punti del Trissino, ma tant’è.
Dal 7-1 di metà gara si riparte nella ripresa, con Mariotti che cambia le carte in tavola mentre Boscaro cambia il portiere schierando Nicoletti, ma la sostanza è quella. Il Follonica è una delizia per gli occhi, tutto quello che fa riesce alla perfezione, ma anche questo non è un caso: in contropiede, su azione manovrata, a volte anche su rimpallo, per il Follonica non fa differenza, ogni occasione è buona. Il pubblico applaude e si diverte, convinto; i giocatori stanno bene e si vede. I Gemelloni allungano con tre reti in quattro minuti, poi anche Bertran finalizza alla perfezione un contropiede per la gioia sua e della curva, con l’orecchio sempre più teso a Bassano. Dopo un quarto d’ora finalmente anche Mirko Bertolucci si sblocca, doppietta pure per lui, mentre il Trissino risale a –10 con Pallares, Rodero e Boscaro che rendono meno amaro il boccone. Di Enrico Mariotti, che da qualche settimana come tira fa gol, il sigillo finale.
Totale 14-4, Follonica chiama e Bassano non risponde, sommerso 3-9 fra le mura amiche dall’Ecoambiente Prato. L’ennesima caduta degli dei? Forse, la risposta martedì, ancora al Ca’ Dolfin, stavolta anche in Tv su Raisport Sat.
“I test più importanti ci sono stati – conferma Ale Michielon – Barcellona, Prato, Bassano sono lì a dimostrarlo, ma anche i match scontati lo diventano solo perché siamo bravi noi a non commettere errori. Abbiamo attraversato un periodo faticoso ma adesso ne cogliamo i frutti sia atletici che tecnici e serate come queste lo dimostrano. E poi tutti giocano per i compagni, quello che conta è il collettivo.”
Prosegue sulla stessa linea anche il gemello Alberto: “Prima di ogni impegno è sempre dura, queste gare ci servono comunque per avvicinarsi al meglio alle sfide che contano come quella di domani a Bassano e di sabato contro il Porto. Speriamo di allungare questa striscia di vittorie, sarebbe fondamentale sia in campionato che in Champions”.
“Nessuno ha mai detto che partite come queste sono un allenamento – precisa Massimo Mariotti – siamo bravi noi a farle diventare facili giocando soprattutto con la testa, pensando al collettivo e privilegiando le azioni di squadra ai personalismi. Piace alla gente e piace anche a noi. Indubbiamente la testa era anche stasera a Bassano, ma ci penseremo fra 24 ore. Strana però la designazione arbitrale di domani: Fermi è di casa a Bassano nei match clou, soprattutto contro squadre toscane, mentre Corponi (l’altro arbitro ndc) è veneto, di Trissino, quindi un po’ di perplessità c’è, sicuramente poteva essere designata una coppia più assortita ma alla fine deciderà solo e soltanto la pista"

Michele Nannini
© hockeypista.it
Tutti i contenuti originali di hockeypista.it sono tutelati dalla licenza Creative Commons e sono utilizzabili e distribuibili liberamente alle condizioni esplicitate in questa pagina.
I contenuti di autori terzi sono tutelati dal rispettivo diritto d'autore e sono utilizzabili e distribuibili solo previa autorizzazione dell'autore stesso.