Dario Rigo appende i pattini al chiodo: sarà solo allenatore

Si chiuderà 1l 16 aprile a Bassano la straordinaria carriera da giocatore di Dario Rigo. A 46 anni e dopo 31 stagioni nella massima serie, il fuoriclasse trissinese si metterà definitivamente a bordo pista e si dedicherà interamente al ruolo di allenatore.

Scritto da Lorenzo Zarantonello - Pubblicato il 07/04/2016 - 09:11 - Ultima modifica 15/04/2016 - 15:15

Dario Rigo

Foto Gabriele Baldi

Per essere un campione è sufficiente vincere una medaglia o un trofeo importante. Dario Rigo ha dimostrato di essere molto di più, un esempio di sportivo che raffigura un simbolo sia nella disciplina dell’hockey pista sia nella vita di tutti i giorni. Un talento basato sulla correttezza dentro e fuori della pista, nel rapporto con la tifoseria e la dirigenza, leader nel rettangolo di gioco e anche quando le porte dei palazzetti si chiudono.
Hockeysticamente Dario Rigo è nato e cresciuto nel vivaio trissinese, i suoi successi iniziano con la conquista della medaglia d’oro ai Giochi della Gioventù a Roma nel 1982, all’età di dodici anni, poi proseguiti con i colori blucelesti nelle varie categorie giovanili.
Ruolo difensore/centro che non disprezza uscire dall’area per far valere le sue qualità, a soli quindici anni debutta e gioca da titolare in serie A1 con il Trissino: è la stagione sportiva 1985/1986 e gli allenatori sono il duo Giuseppe Bertacco e Bruno Vigolo. Continua a giocare con i colori trissinesi fino all’anno 1990/1991, con a fianco campioni come Claudio Costa, Antonio Faccin, Gentil Da Silva, Luca Chiarello, Carlos Carpinelli, Jorge Valverde e molti altri. Questo gli ha permesso di crescere in fretta dal punto di vista tecnico, in continuità e personalità.
Dario Rigo è destinato a recitare un ruolo di primo piano e dalla stagione sportiva 1991/1992, a parte il breve rientro a Trissino in quella successiva, inizia la sua grande avventura in Italia, in Europa e nel mondo che lo porterà a vestire le maglie del Novara, del Monza, del Vercelli, della formazione spagnola del Liceo La Coruna, del Bassano e del Valdagno.
Dopo vent’anni esatti, nella stagione sportiva 2013/2014 il rientro definitivo nella sua Trissino dove abita e torna a giocare per i colori della società che lo ha cresciuto, felice di smettere i pattini da dove era partito.
Una favolosa carriera la sua, un palmares straordinario con maglie di club e maglia azzurra.

In campo nazionale
* 9 volte campione d’Italia: con il Monza nel 1995/1996, con il Novara nel 1996/1997, 1997/1998, 2000/2001 e 2001/2002, con il Bassano nel 2003/2004, con il Valdagno nel 2009/2010, 2011/2012 e 2012/2013.
* 6 Coppe Italia: con il Novara nel 1996/1997, 1997/1998, 2000/2001 e 2001/2002, con il Bassano nel 2003/2004, con il Valdagno nel 2012/2013.
* 4 Supercoppe italiane: con il Bassano nel 2007, con il Valdagno nel 2010, 2011 e 2012.

In campo internazionale
* Campione d’Europa con la nazionale italiana nel 1990 (Lodi – Italia)
* Vincitore con il Novara della Coppa europea CERS nel 1991/1992
* Medaglia di bronzo con la nazionale italiana alle Olimpiadi 1992 (Barcellona – Spagna)
* Vincitore della Coppa delle Coppe con il Monza nel 1995
* Campione del Mondo con la nazionale italiana nel 1997 (Wuppertal – Germania)
* Campione del Mondo per club con il Bassano nel 2006 in Angola
 
Ogni maglia indossata da Dario Rigo nelle varie squadre e sempre col numero nove racconta una storia. Rievoca suggestioni, è qualcosa che resta nella memoria degli appassionati dell’hockey pista e dei tifosi. Maglia e numero sono la sua anima.
Per chi nell’Hockey Trissino dalla prossima stagione indosserà quella maglia significa portare un simbolo, perché si tratta di una maglia importante, un privilegio che dovrà essere onorato in pista.

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