Valdagno deve accontentarsi di un punto che lo avvicina alla salvezza

Meravigliosa prestazione del campione valdagnese in una sera in cui la squadra meritava i tre punti. Follonica non ha rubato nulla, ma la generositá dei biancoblu ha mancato per un soffio l'obiettivo vittoria.

Scritto da Enrico Acerbi - Pubblicato il 25/01/2016 - 11:32 - Ultima modifica 29/01/2016 - 08:31

Dopo la bella prestazione contro Lodi, Valdagno ospita i blu toscani, reduci dalla vittoria contro Giovinazzo. Prima dell'inizio del match l'associazione dei tifosi Futuro Biancoazzurro consegna al presidente Nico Cracco un contributo simbolico a sancire la nuova collaborazione. Alida Baggio con il suo sorriso offre un mega assegno, che pare voler dire "piccoli passi verso grandi obiettivi".
Si inizia al fischio dei sigg. Brambilla e Di Domenico, sul quale ancora aleggia il tetro ricordo della steccata a Tataranni in quel di Viareggio. Il match si apre subito con un tiro di Mario Rodriguez, il l'ex supermario valdagnese; sará il leit motiv della partita ovvero come evitare i tiri del sanjuanino da lontano.
I toscani difendono bassi e ripartono, due o tre volte Pagnini esegue un blocco a favorire i tiri di supermario, ma il Valdagno copre bene gli spazi. I giocatori di casa ruotano con ordine e calma e impegnano spesso Menichetti. Cunegatti ancora esegue ordinaria amministrazione su Saavedra e sull'altro Mario Rodriguez, il portoghese Marinho. Dopo sette minuti finalmente Zen incrocia da sinistra a destra e prende il sette di Menichetti portando avanti i suoi: 1-0. Per circa dieci minuti Follonica reagisce in maniera confusa, ma Valdagno ragiona, arriva ai 45", e scarica in porta. Un bimbo raccoglie la palla e la rimette in pista, cogliendo in modo fortuito Di Domenico sul capoccione: tutto il Palalido sorride alla scena. Al minuto 9.54 anche Fariza finalizza e insacca il suo tiro da fuori: 2-0 e non fa una grinza. Purtroppo dopo tre minuti un dubbio blu colpisce il guerriero gallego e Saavedra al dischetto con calma segna il 2-1. Entra Bertoldi su Saavedra ed é un reiterato duello pratese, che il lungo Alberto vince; poi suona la sirena e si va al riposo.
Il secondo tempo é totalmente diverso dal primo. Follonica rientra pressando alto e questo atteggiamento mette in seria apprensione i ragazzi di Vanzo. Se fosse un romanzo di Lewis Carroll diremmo che siamo al tavolo del Cappellaio Matto. Un Valdagno generoso diventa gradualmente poco lucido, a tratti sconclusionato; accelera solo in ripartenza. Molte palle sono perse per passaggi fuori misura, Follonica riparte rapido ed è ora che Cunegatti diventa Stregatto e prende tutto. Franco Vanzo guarda atterrito, novello Alice nel paese delle meraviglie, e corre ai ripari con time out e cambi. In questa sarabanda di rovesciamenti di fronte Valdagno é oltremodo sfortunato sui pali; anche Follonica lamenta un paio di pali e una genuflessione di Zen in area, che qui é considerato solo gesto di fede, piú che penalty. Il match fa sudare la gente sugli spalti. Follonica attacca con costanza e Valdagno ribatte senza buona sorte, mentre, nel romanzo di Alice a steccate, Pinco Panco Bicego ancora cerca quel decimo fallo di squadra, che da tre incontri nessuno ha piú visto, nemmeno piallando le balaustre. Gli arbitri arrivano a nove e poi incollano il fischio, sibilando con pena come inveterati stitici alla prova. Così é fatale che a due minuti dalla fine Saavedra rubi una palla persa di Fariza e finalmente segni il pareggio. A 38" dalla fine un interminabile giro attorno alla porta di Menichetti porta al tiro Bertoldi all'ultimo, maledetto secondo: palo ancora. C'est la vie!
Ancora un punto e con buona approssimazione Valdagno potrá dirsi in A1 e concentrarsi su altri obiettivi. La squadra é in crescita (se pensate che il Lodi di martedì ha battuto il Matera é in ottima ascesa), tuttavia rimane il problema del gol. Si segnano poche reti rispetto al volume prodotto; per fortuna l'arrivo di Zen e Bertoldi ha dato un buon equilibrio e il futuro se non brillante é sicuramente molto piú roseo.

 

© hockeypista.it
Tutti i contenuti originali di hockeypista.it sono tutelati dalla licenza Creative Commons e sono utilizzabili e distribuibili liberamente alle condizioni esplicitate in questa pagina.
I contenuti di autori terzi sono tutelati dal rispettivo diritto d'autore e sono utilizzabili e distribuibili solo previa autorizzazione dell'autore stesso.