Soltanto un anno di vita, ma tanti piccoli passi già concretizzati. C’è stato allora più di un motivo di fare festa al Palazzetto San Giorgio del centro termale di Recoaro (Vicenza), invaso dai componenti della grande famiglia della Roller Sport Valdagno impegnata con le giovanili sul doppio fronte del pattinaggio artistico e dell'hockey pista.
All’evento è stato presente pure il sindaco Giovanni Ceola che s’è detto soddisfatto della qualità delle attività e dei gruppi che fruiscono della struttura, ma anche favorevolmente impressionato dagli sguardi di ognuno dei presenti che esprimevano serenità, gioioso senso di appartenenza e reciproca condivisione. C’era pure Stefano Garbin già presidente del CSV (Centro Sport Valdagno) e attuale gestore del PalaSanGiorgio. A movimentare la giornata sono state le dimostrazioni del gruppo dell’avviamento al pattinaggio di Recoaro Terme e Valdagno e del gruppo di pattinaggio artistico sotto la guida delle allenatrici Marta Savegnago, Michela Manni (figlia del ‘Mago’ Orazio) e Rafaella Tozzo. Presente pure una nutrita rappresentanza delle categorie dei ragazzi dell’hockey pista.
Dopo il discorso introduttivo di Michela Preto (gruppo dirigente), nipote dell’indimenticato Angelo Noro portiere del Marzotto, gli interventi sono stati aperti dal dott. Guido Scomparin, massimo dirigente della Roller Sport, che, dopo aver presentato ufficialmente Roberto Danieli (figlio di Antonio primo portiere del Marzotto e uno dei fondatori dell’hockey pista a Valdagno), già portiere delle giovanili dell’allora Marzotto Hockey, come responsabile Marketing e Comunicazione, ha sottolineato che “lo scopo della Roller è fornire ai giovani un ambiente sano, educativo e altamente organizzato, in cui crescere fisicamente ed interiormente”. Non vengono però scordati i fattori tecnici e in proposito Scomparin ha sottolineato che “per renderlo possibile si è creata una struttura con due gruppi distinti, ma in stretta collaborazione: quello dirigenziale (Management) e quello Tecnico (Coaches) in cui emergono figure di primissimo piano sportivo, anche internazionale, che sentono di essere prima di tutto degli ‘educatori’”. L’obiettivo che si persegue come ha sottolineato Scomparin è “la creazione, conservazione e sviluppo di un vivaio che possa generare Donne e Uomini prima che forse futuri Campioni dello Sport”.
Per quanto riguarda la sezione hockey pista si va dall’avviamento fino, attualmente, agli under 13, con un programma di sviluppo di categorie fino agli under 17 e/o under 20. Le attività si svolgono in tre piste: Pala Lido e Pista Lido a Valdagno e Palazzetto dello Sport a Recoaro Terme. “E’ importante lo svolgimento di attività sportive intercomunali –ha sottolineato Scomparin- perché rappresenta una forma di integrazione sinergica di più comuni della stessa Valle per attività simili, identiche o compatibili”.
“A stretto contatto con i giovani nel ruolo di tecnici/educatori –ha continuato Scomparin- ci sono figure di spessore internazionale come Juan Oviedo per l’hockey pista, campione del mondo con l’Argentina e amata ‘saracinesca invalicabile’ del primo scudetto valdagnese, e Matteo Zarantonello, generoso e roccioso ex giocatore valdagnese. Per il pattinaggio artistico Marta Savegnago, pluripremiata pattinatrice ed attenta educatrice, Rafaella Tozzo, new entry e Michela Manni, superba pattinatrice e figlia dell’indimenticato Orazio Manni, il Mago”.
In chiusura il presidente della Roller Sport ha sgomberato ogni dubbio sulla realtà dell’impegno presente e futuro: “Ci teniamo a ribadire il nostro esclusivo impegno nel settore giovanile poiché le categorie B, A2 e A1 devono essere preparate ed affrontate da società con una diversa organizzazione rispetto alla nostra e con risorse finanziarie e logistiche più complesse”.
Subito dopo l’intervento del presidente dott. Guido Scomparin ha preso la parola il nostro collega Giannino Danieli. “L’hockey su pista è nel dna della mia famiglia –ha sottolineato-. Mio padre Antonio è stato portiere nel Marzotto nel 1939, lo ha seguito nello stesso ruolo mio fratello Roberto. Io invece mi sono trovato a raccontare di questo sport sul Giornale”. Il discorso è quindi passato subito sul fronte delle giovanili. “In Italia è noto il gap di oltre 12 anni che ha condizionato l’hockey azzurro e nazionale nel periodo del dopo grandi campioni come i gemelli Michielon, i fratelli Bertolucci e i Mariotti. Stanno emergendo soltanto da poco nuovi giovani talenti, ma sono ancora in numero esiguo. I settori giovanili meritano quindi una crescente attenzione per garantire il futuro non solo delle società, ma anche della Nazionale”.
Danieli è quindi entrato nel merito della neonata Roller Sport Valdagno. “I colleghi di altre testate mi hanno riferito anche di situazioni imbarazzanti in certe città dove i progetti per i settori giovanili si sono trasformati in aborti soprattutto a causa di conflittualità interne. Tutto il contrario di quanto ho riscontrato nella Roller dove le varie componenti sono coese e tirano dalla stessa parte. Qui si formano prima gli uomini e poi gli atleti, un obiettivo garantito da tecnici di riconosciuta fama. Un lavoro serio è appena iniziato e può trovare continuità soltanto se all’attuale gruppo dirigente troverà riscontro negli imprenditori della Vallata dell’Agno”.
A ruba sono andati i desk calendari e i levatappi magnete con i simboli della Roller Sport Valdagno.