L'hockey si è fermato per ricordare l'arbitro Giuseppe Console

Sabato sera un minuto di silenzio su tutte le piste per ricordare uno dei più grandi arbitri italiani di tutti i tempi. Novarese, dopo la carriera in pista passò a curare il mondo arbitrale proprio come fece un altro grande fischietto, Werner Brunner.

Scritto da Giannino Danieli - Pubblicato il 18/02/2014 - 16:44 - Ultima modifica 21/02/2014 - 14:54

Giuseppe Console.

Foto La Stampa

Due scomparse gravissime per il mondo dell’hockey su pista nel giro di appena un quadriennio; due arbitri che hanno nobilitato questo sport non solo all’interno dei confini nazionali, ma pure in ambito internazionale. Parliamo del triestino Werner Brunner e del novarese Giuseppe Console, caratteri completamente diversi, ma accomunati da una grandissima professionalità. Arcigno, combattivo e molto deciso il primo. Tranquillo, pacato quanto sicuro nelle sue decisioni il secondo. Due rappresentanti di una categoria difficilmente ripetibile per quanto riguarda competenza, professionalità e signorilità. Fra le altre cose si distinguevano, assieme ad altri colleghi, cosa che non si può certo dire per diversi direttori di gara dei giorni nostri, per il fatto di non voler essere protagonisti quando dirigevano un incontro.
E’ scomparsa nei giorni scorsi una figura leggendaria di arbitro dell’hockey pista che ha caratterizzato oltre un ventennio a partire dagli anni cinquanta. All’età di 83 anni se n’è andato Giuseppe Console lasciando una traccia indelebile non solo nella sua Novara, ma anche in tutta la penisola e nel panorama mondiale di questo sport sulle rotelle. Un vero signore in pista e fuori, competentissimo e sempre equlibrato nel difficile ruolo.
Sabato sera l'hockey su pista italiano si è fermato per un minuto per ricordarlo.
Una carriera straordinaria quella di Console con un curriculum di gran spessore fra cui si annotano la direzione di due Campionati del Mondo, quattro Campionati d’Europa e centinaia di partite di Coppe.
L’hockey –ha sottolineato Leo Siegel, presidente della Lega Hockey - con la scomparsa di Giuseppe Console perde un grande dirigente che ha dedicato gran parte della sua vita alla nostra disciplina”.
Una volta smesso di arbitrare, Giuseppe Console per lungo tempo aveva ricoperto l’incarico di presidente del settore arbitrale della FIHP. Inoltre era membro del settore arbitri della Federazione Internazionale. Nel 2009 aveva ricevuto il premio del Coni dedicato ad Andrea Goria (“Una vita per lo Sport”).
Werner Brunner è scomparso invece il 21 gennaio 2009. Aveva 60 anni. Fino a poco prima della sua dipartita ricopriva l’incarico di membro della Commissione Europea Arbitri e con tale incarico aveva partecipato ai Campionati Europei Senior a Oviedo. Proprio in quei giorni si manifestò una malattia incurabile. Brunner iniziò giovanissimo a giocare ad hockey come portiere. Approdò al Dopolavoro Ferroviario che negli anni sessanta divideva il tifo in città con la mitica Triestina. Si cimentò pure nell’hockey su prato. Dedicatosi alla carriera di direttore di gara nel 1975, esordì in A nel ’79 e diventò internazionale nell’’82, raggiungendo tutti i traguardi possibili. Nel suo ricco curriculum anche il ruolo di designatore della massima serie. Da qualche anno era stato nominato referente europeo degli arbitri e istruttore. “Stimatissimo arbitro nazionale e internazionale –disse di Brunner il segretario generale di LNH Cesare Ariatti- ha scritto pagine e pagine epiche della storia dell’hockey su pista”.
Da tempo Werner Brunner lavorava con il CTA Nazionale alla cura degli arbitri con l’incarico di formazione delle nuove leve.

© hockeypista.it
Tutti i contenuti originali di hockeypista.it sono tutelati dalla licenza Creative Commons e sono utilizzabili e distribuibili liberamente alle condizioni esplicitate in questa pagina.
I contenuti di autori terzi sono tutelati dal rispettivo diritto d'autore e sono utilizzabili e distribuibili solo previa autorizzazione dell'autore stesso.