Dopo tre successi il Valdagno passa la mano al Viareggio in Supercoppa

Da tre stagioni a questa parte la squadra vicentina iniziava la stagione vincendo il primo trofeo messo in palio. Quest'anno l'ha spuntata il CGC Viareggio ai rigori. Vanzo: "Squadre stanche e a corto di fiato, hanno vinto le individualità".

Scritto da Maria Ronconi - Pubblicato il 06/10/2013 - 15:25 - Ultima modifica 11/10/2013 - 20:32

Valdagno è reduce dalla vittoria di tre Supercoppe consecutive: la prima fu vinta contro ciò che restava di un forte Follonica, la terza, la più bella, contro con un forte Lodi. La seconda fu vinta a Viareggio per 6-5 con un gol decisivo di Tataranni, illudendo che la squadra, con Marozin, potesse portare ad una stagione vincente. In realtà allora il CGC Viareggio (il Centro come lo chiamano) era reduce dal mondiale di San Juan, dove si era trasferito in blocco a fare la Nazionale; in Argentina c’era anche Tataranni all’epoca, ma lo fecero riposare.
A parti invertite si è giocato ieri l’incontro di Supercoppa italiana 2013, ancora tra Valdagno e Viareggio, stavolta con i veneti tutti al ritorno dai mondiali in Angola e privi di Sergio Festa, squalificato.
Il Palalido, gremito anche in curva sud, è la miglior risposta della città ai sacrifici della nuova dirigenza. Valdagno schiera la miglior formazione, Festa e Bicego esclusi: Gnata (Nieddu), Nicoletti, Platero, Rodriguez, Tataranni, Nicolia e, a completamento,  i ragazzi Spagnolo, Dal Ronco e Nardon . Anche il CGC può contare sulla formazione tipo: Barozzi (Paoli), Motaran, Montigel, Mirco e Ale Bertolucci, il rientrante Montivero (dicono arrivato all’una di notte della vigilia), poi Romeo D’Anna, Bruno  Vezzuto e Stefano Santucci . Alle prese con i fischietti i signori Tartarelli e Strippoli con al tavolo Ferraro.

Si parte con gli “starting five” previsti: il Centro con Barozzi e il Mo-mo-mo (Motaran, Montigel, Montivero) assieme a Mirco; Valdagno con Gnata, Nicoletti, Platero, Tataranni e Nicolia, fresco di fascia di capitano.  La partita si fa subito grintosa e rovente, nessuno tira indietro le stecche; ancora esistono i vecchi vizi delle proteste, degli “eh oh”, giocatori che chiamano i falli e l’arbitro che segue il consiglio… il solito hockey arbitrale di sempre insomma.
Il Viareggio sorprende tutti con un’insolita marcatura ad uomo aggressiva, probabilmente dovuta alla mancata preparazione (loro non erano in Angola, ma mister Mariotti sì); tenteranno la zona a rombo nel secondo tempo, ma per pochi minuti. Per molto tempo le squadre controbattono colpo su colpo. Piace Montigel in una nuova versione a tutta pista, molto più fluido dell’ingessato giocatore di Lodi e di Bassano.
Al settimo minuto Nicolia incanta la folla con un’azione a giravolte che non ha fortuna. Seguono un palo di Montivero, un tiro diretto di Motaran sbagliato; ci sono i due portieri della nazionale in pista e si vede. Il Viareggio passa al 15° con un’azione confusa davanti a Gnata che finalizza Motaran. Valdagno sbaglia un penalty, concesso per atterramento di Nicoletti; Nicolia tira sul palo ...
Un minuto dopo, tuttavia, Nicolia pareggia con un tiro da fuori e, dopo nemmeno venti secondi, Davide Motaran incoccia un siluro da metà pista che Gnata non vede: 1-2.
Valdagno è nettamente sulle gambe nei recuperi ed il Centro sembra più pericoloso; piace anche l’esordio di Montivero pur se infiorettato da continue proteste, Barozzi è saracinesca, come al solito. Gli sforzi del Valdagno sono premiati, a dieci minuti dalla fine del tempo, grazie ad un grande assist di Nicolia, che Tataranni ribatte in rete. Il tempo finisce 2-2 non senza polemiche per un gol annullato dal fiscale Tartarelli, che vede (forse) un inesistente pattino di Tataranni, autore del possibile 3-2.

Il secondo tempo è sulla falsariga del primo, solo con squadre più stanche. Dopo sette minuti arriva un grande assist di Nicolia per Tataranni che fa 3-2; stavolta lo convalidano. Dopo nemmeno un minuto è Montivero su azione a riportare le squadre in parità. Al 10° minuto Tartarelli crea un decimo fallo di squadra contro Valdagno, invertendo l’irregolarità. Mirco Bertolucci va al tiro, Gnata para, ma i valdagnesi non recuperano da fondo pista, un viareggino recupera e serve di nuovo Mirco che fa 4-3. Ora il Centro prova a giocare a zona, creando qualche impaccio ai valdagnesi. Su un assist a centroarea, ancora Tataranni insacca l’ennesimo pareggio. Valdagno ora gioca con il cuore, ma gli atleti sono palesemente stanchi, anche tra le file bianconere c’è stanchezza e grinta; il ritorno alla marcatura ad uomo crea una miriade di incidenti, più o meno gravi ;a farne le spese è soprattutto Alessandro Bertolucci che alla fine sarà medicato in ospedale per un taglio allo zigomo ed una botta al naso. Incomprensibili i fischi dei tifosi in questo frangente. Quando mancano 11 minuti alla fine del match accade l’ennesimo batti e ribatti tra le due sfidanti. Prima Montigel si svincola in area e supera Gnata, subito dopo Tataranni ancora, dopo tre ribattute, insacca il 5-5.
A 5 minuti dalla fine, Valdagno ha l’occasione di vincere, ma Tataranni sbaglia il diretto assegnato per il decimo fallo viareggino, meglio dire che lo para Barozzi. Peccato ... era fatta!

I due tempi supplementari non hanno storia. La paura del Golden Goal ingessa le squadre e Valdagno è abile ad evitare il 15° fallo che avrebbe provocato il tiro diretto. Arriva dunque la serie dei rigori, nell’hockey molto più difficili che nel calcio, per un maggior ingombro della porta da parte del portiere: più che una lotteria qui è un Superenalotto.
Inizia Diego Nicoletti, gol e 6-5, Alessandro Bertolucci sbaglia, sbaglia Platero e segna Montigel (6-6), a segno Rodriguez (7-6) e Motaran (7-7),Tataranni (8-7) mentre Mirco Bertolucci sbaglia. Il rigore decisivo è sulla stecca di Nicolia che non segna; freddamente Montivero fa 8-8. Lo spareggio si riapre con le stessa sfida dell’ultimo penalty e con lo stesso esito. .. Nicolia sbaglia e Montivero segna; è 9-8 per il Centro e festa grande per i viareggini. Ora, oltre agli scudetti “di cartone” rivendicati sul web, possono orgogliosamente fregiarsi del primo titolo stagionale.
Complimenti a Massimo Mariotti e auguri di buona stagione agli eterni rivali.

Franco Vanzo, al termine dell’incontro, ha commentato così la gara: “Le due squadre erano palesemente stanche e a corto di preparazione: era prevedibile che sarebbero uscite le individualità, non il gioco di squadra. Sia durante la partita, che dopo, poteva vincere chiunque. Ogni squadra ha dato quello che poteva dare in questo momento.  Noi  siamo arrivati alla finale con due soli allenamenti...  Il match di stasera è un punto di partenza, non di arrivo: dobbiamo migliorare e miglioreremo senz’altro. La squadra c’è ed i giocatori lavorano bene insieme: nessuno può rimpiangere niente, abbiamo dato l’anima e meritiamo l’applauso di tutti.” Riferendosi agli avversari, Vanzo ha concluso: “Il Viareggio sarà sicuramente una delle prime squadre del campionato.

 

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