Il "Transfer" per Platero non arriva: anche il papà al lavoro in Argentina

L'Amatori è sempre in attesa del “transfer” per Platero. A dieci giorni dall'inizio del campionato non sono ancora arrivate notizie dall'Argentina riguardo al pass internazionale del nuovo acquisto giallorosso, documento necessario per ufficializzare il tesseramento e senza il quale il giocatore è impossibilitato a prendere parte a partite ufficiali. Già venerdì scorso per esempio il difensore argentino è stato costretto a saltare la sfida di Biassono contro il Monza, gara sì amichevole ma con i crismi ufficiali, motivo che ha giustamente indotto l'Amatori a non schierarlo onde evitare multe o, peggio ancora, squalifiche.
Ecco qual è la situazione al momento. Una volta avuto l'ok per l'acquisto del giocatore, il primo passo burocratico da fare era quello dell'ottenimento del visto internazionale per l'espatrio, documento regolarmente ottenuto tanto che Platero è sbarcato in Italia il 10 settembre senza ritardi o intoppi. Fatto questo, per poter tesserare il giocatore qui in Italia è necessario poi il “transfer” rilasciato e vidimato, previo pagamento, sia dal club di appartenenza sia dalla federazione argentina che l'Amatori deve poi allegare al resto della documentazione e presentare alla Lega hockey per ufficializzare il trasferimento. La società lodigiana in data 19 settembre ha quindi versato 500 dollari all'Estudiantil di San Juan e in seguito altri 500 dollari alla federazione argentina che avrebbero dovuto apporre i rispettivi timbri sul documento e rispedirlo in Italia. E qui sta il problema. Perché da Buenos Aires fanno sapere di non aver ancora incassato la "tassa" dovuta e quindi senza "cash" non si timbra. E senza timbro il transfer non parte. Questione probabilmente di tempistiche nel trasferimento di denaro oltreoceano, ma nel frattempo l'Amatori per non lasciare nulla di intentato ha inviato in Argentina anche le ricevute dei pagamenti, spedite sia all'Estudiantil e alla federazione che al papà di Platero, che da San Juan proverà ad accelerare il più possibile le pratiche. Perché il tempo stringe e il 12 ottobre è vicino.

Stefano Blanchetti