FOLLONICA
Quella sera il Valdagno conquistò alla pista Armeni il suo primo scudetto di hockey. Quella sera i tifosi del Follonica avevano espresso tutto il proprio disappunto. Fino a rompere la vetrata in plexiglas: un pezzo della quale era volata verso il settore riservato al transito della squadra ospiti. Quel lancio era costato un procedimento penale a Massimiliano Palmieri, 44 anni, tifoso del Follonica Hockey. Ieri assolto dal giudice Puliatti perché il fatto non sussiste.
L’episodio era avvenuto alla fine del primo tempo di Follonica-Valdagno, gara4 della finale scudetto (finale 3-5) dell’8 giugno 2010. Come ricostruito in aula dal commissario della polizia quella sera in servizio, i tifosi avevano battuto le mani contro la barriera in plexiglas in segno di protesta (Follonica perdeva 4-2). La vetrata era andata in frantumi e un pezzo era stato visto finire verso la pista. I filmati della polizia scientifica e quelli della Rai che trasmetteva in diretta avevano contribuito all’identificazione di chi aveva materialmente effettuato il lancio, cioè Palmieri. «Ma non voleva colpire nessuno», ha precisato il commissario. Così il pm onorario Dompetrini aveva chiesto l’assoluzione per mancanza dell’elemento psicologico, richiesta cui si era associato il difensore Novelli. Motivazioni entro il 25 ottobre.