C'è anche un po' di giallorosso nel cuore dell'Africa nera

Domani sera inizia l'avventura dell'Italia di Illuzzi. Oltre al capitano dell'Amatori la kermesse iridata vedrà protagonisti tre ex: l'azzurro Sergio Festa, l'angolano João Pinto e l'argentino Matias Platero.

Scritto da Il Cittadino di Lodi - Pubblicato il 22/09/2013 - 09:58 - Ultima modifica

LUANDA
Là nel continente nero, ai confini col deserto del Namib, in un'Angola dalle mille contraddizioni, ci sarà anche un pizzico di giallorosso. Sotto quella maglia azzurra tanto sognata e tanto sudata batterà il cuore di Domenico Illuzzi, erede designato di una fascia da capitano che all'Amatori fu di Aldo Belli prima, ma anche nei tempi recenti di Karam, Montigel e Platero. Domani alle ore 21 italiane la Nazionale di hockey su pista darà il via al proprio Mondiale, il 41esimo della storia e il primo in assoluto giocato in Africa. E lo farà scendendo in pista a Namibe (seconda sede della rassegna dopo la capitale Luanda) contro il Mozambico, avversario apparentemente comodo ma capace di arrivare quarto agli ultimi Mondiali del 2011. Con Federico Ambrosio, Miguel Nicolas, Leonardo Barozzi, Davide Motaran, Mattia Cocco, Gaston De Oro, Sergio Festa, Diego Nicoletti e Riccardo Gnata ci sarà Illuzzi. Non ci saranno invece gli storici tifosi lodigiani della Nazionale, che ormai da anni seguono la selezione in giro per il mondo: c'erano l'anno scorso agli Europei di Paredes in Portogallo e addirittura a San Juan in Argentina due anni fa, ma troppo insidiosa e rischiosa è stata considerata l'Angola, un Paese nel quale non si sono ancora del tutto spenti gli ultimi fuochi e che ha precettato addirittura 3mila poliziotti per garantire la sicurezza delle 16 nazionali impegnate nel Mondiale.
Il cammino dell'Italia in pista prevede un girone a quattro squadre, composto oltre che dagli azzurri e dal Mozambico anche da Colombia e Stati Uniti. Solo le prime due passeranno ai quarti di finale e se, come da pronostico, l'Italia chiuderà prima nel Gruppo D e l'Angola seconda nel Gruppo C (dietro al Portogallo), la seconda fase potrebbe mettere di fronte tre ex compagni di squadra nell'ultimo Amatori, Illuzzi e Sergio Festa da una parte e Pinto dall'altra. Il tutto in una "Luanda Arena" gremita come non mai. Che in condizioni normali potrebbe anche non essere un problema, ma va detto che la nazionale di casa sta da tempo preparando la competizione con lunghi stage e soprattutto una serie di naturalizzazioni che ha portato a indossare la maglia angolana portoghesi con doppio passaporto come lo stesso João Pinto, Tiago Sousa, André Centeno e João Vieira e da ultimo anche l'argentino 35enne Martin Pajero. In Africa c'è anche un altro ex giallorosso, Matias Platero, chiamato dal ct Dario Giuliani a far parte di un'Argentina senza Reinaldo Garcia, Pablo Alvarez e Lucas Ordoñez.
Ma la favorita d'obbligo sarà ovviamente la Spagna, vincitrice degli ultimi quattro Mondiali e alla caccia del quinto: sarebbe un record assoluto. La "roja" avrà a disposizione tutti e due i due fenomeni Pedro Gil e Jordi Bargallò, ma anche Gual, Adroher, Pérez e il neo fortemarmino figlio d'arte Enric Torner. Assieme all'Argentina, i principali indiziati per togliere lo scettro dalle mani spagnole sono i portoghesi, guidati da quel Luis Senica che a maggio ha sorprendentemente conquistato l'Eurolega col Benfica. Non per niente a Luanda il tecnico s'è portato uomini fidati come João Rodrigues, Diogo Rafael, Valter Neves, l'eterno Luis Viana, oltre a Reinaldo Ventura e Ricardo Barreiros.

Aldo Negri

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