A Roana la carica dei tredici vicentini

Ultima settimana di stage per le nazionali Under 17 e Under 20. L'allenatore Colamaria ha “sfruttato” la fucina di talenti berica. Tanti sono tra gli azzurri più grandi i giocatori provenienti dalla provincia Valdagno manda in azzurro cinque baby agli Europei di Alcobendas.

Scritto da Il Giornale di Vicenza - Pubblicato il 26/08/2013 - 09:12 - Ultima modifica

Ultimi sette giorni di preparazione nel Centro Federale di Roana per la Nazionale Under 17, che sarà la prima a scendere in pista, dal 2 al 7 settembre, a Alcobendas, per la conquista del Campionato Europeo. Negli ultimi giorni di raduno, approfittando della contemporanea presenza della nazionale under 20 che inizierà la preparazione il 27 di agosto, la nazionale under 17 disputerà alcune partite amichevoli proprio con gli azzurri della categoria superiore. Già da qualche anno ct dell'Under 17, da questa stagione a Tommaso Colamaria è stato affidato anche il ruolo di guida dell'Under 20. A lui spetta quindi una disamina di problemi e aspettative sulle due Nazionali giovanili a partire dall'Under 17 che oramai ha concluso il lavoro di rifinitura. Colamaria, come procede la preparazione della squadra? «Il lavoro procede molto bene. Siamo ormai nella fase di rifinitura e stiamo mettendo a frutto quello che abbiamo fatto durante i raduni precedenti. Devo dire che i ragazzi stanno rispondendo bene». Dal suo osservatorio, come si sta evolvendo il livello dei giovani hockeysti italiani? «Il livello medio mi pare si stia progressivamente alzando e lo dimostra il fatto che è sempre più difficile scegliere i 10 atleti da portare all'europeo. Significa che nei club si è ricominciato a fare bene e di questo va dato merito agli allenatori che lavorano tutti i giorni sulle piste d'Italia. Per noi è più difficile scegliere, ma è una difficoltà positiva. Quando selezioni un atleta lo fai perché ha già determinate caratteristiche: nessuno di noi pensa che in pochi giorni si possa cambiare un giocatore. Nei raduni si può riuscire a valorizzare alcuni aspetti tecnici o a lavorare sulle carattersitiche psicologiche». Per continuare a crescere su che cosa occorre lavorare di più? «Si deve prestare ancora più attenzione al pattinaggio e alla cura dei fondamentali. Ci sono ancora delle carenze che sono piuttosto evidenti, anche se di passi in avanti ne abbiamo fatti. È un lavoro ancora molto lungo, ma siamo sulla strada giusta. Dico agli allenatori di mettere sempre in discussione quello che fanno: se non trovi un errore in quello che hai fatto il giorno prima, significa che hai smesso di crescere. Anche con lo staff della nazionale abbiamo applicato questo criterio e mi accorgo che il nostro lavoro migliora anno dopo anno. L'altro problema che influenza molto il lavoro in nazionale è che i ragazzi dell'Under 17 difficilmente hanno esperienze in squadre vere; il più delle volte hanno giocato solo in categoria giovanile. Non sono abituati a giocare come una squadra e questo richiede tempo». Colamaria attende che anche dal sud Italia arrivino piccoli campioncini, che invece non mancano nei vivai delle società vicentine. Tra gli Under 17 sono cinque gli atleti berici, mentre tra gli Under 20 ne sono stati selezionati otto. Trissino, Valdagno, Bassano, Sandrigo e Montebello i club che sperano di veder crescere in azzurro i propri ragazzi.

Giannino Danieli

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