GROSSETO. Comune di Grosseto e Circolo Pattinatori 1951 hanno salutato ieri mattina la nazionale italiana di hockey su pista che sta preparando in Maremma i Mondiali in Angola e hanno reso omaggio ai due più grandi campioni di questo sport in città, Massimo ed Enrico Mariotti.
«Ci sembrava doveroso dare il benvenuto agli azzurri - ha esordito il presidente del Circolo Pattinatori Alberto Colombini - e abbiamo trovato subito la disponibilità del vicesindaco Borghi, sempre sensibile a questi eventi. E' la occasione migliore per consegnare un ricordo ai più importanti glorie della nostra società. Tra l'altro Enrico, Mariotti, ha deciso di appendere i pattini al chiodo e che si è messo a nostra disposizione per far crescere i nostri giovani talenti».
Il vicesindaco Borghi ha ringraziato Colombini ed il suo consiglio per l'impegno che stanno profondendo «per dare nuova vita al glorioso Cp, che sta lavorando sulle nuove leve che si sono avvicinate ad uno sport che ha grandi tradizioni a Grosseto». Borghi ha anche annunciato che «abbiamo finalmente trovato i soldi e la location per il Circolo Pattinatori in via Mercurio. Adesso siamo in condizione per il prossimo anno ad agosto di ospitare la nazionale e garantisco che metteremo a disposizione una struttura funzionale, dagli ottimi requisiti».
«Vorrei ringraziare - ha aggiunto l'assessore allo sport - i grossetani Mariotti, due campioni, che hanno legato indissolubilmente il loro nome all'hockey nazionale. E grazie anche a Mariotti per averci scelto per la preparazione: ci sprona a lavorare per tornare ad essere una capitale dell'hockey». Massimo Mariotti è da sempre molto legato alla società che lo ha lanciato nel mondo delle rotelle ed è corso alla chiamata del presidente Colombini: «Ho un grosso rimpianto - esordisce il Ct azzurro - Nella mia carriera ho vinto di tutto sulle piste d'Italia e del mondo (39 trofei, tra cui 11 scudetti, 2 mondiali, 1 Europeo, 1 Coppa Campioni, 1 Intercontinentale, ndr.) ma ho invidia di Colombini, Parisotto, La Spina. Scarpelli e Bonucci che hanno potuto giocare in serie A con la maglia del Circolo Pattinatori Grosseto». «Siamo contenti di essere qua per il terzo anno - ha aggiunto Mariotti, accompagnato in Comune dai dirigenti Nino Caricato e Cesare Baiardi e dal capitano Davide Motaran - Non sono qua perché sono di Grosseto ma ho deciso di venire qui, perché a Grosseto c'è una delle strutture più adatte alle nostre esigenze, il velodromo di via Giotto. Ci permette di lavorare un certo tipo. In questi giorni lavoriamo anche alla Principina e, grazie al presidente del Castiglione Pericoli, al palasport di Casa Mora. Ci auguriamo che Grosseto sia presto dotata di un impianto all'altezza. Auspico che qualche piccolo imprenditore o ente sposi la causa dell'hockey, a partire dalla Banca della Maremma, che ha già dato il suoi contributo al calcio e all'atletica».
L'ultima battuta di Mariotti è sui Mondiali che si svolgeranno dal 10 al 28 settembre: «L'obiettivo sarà di onorare la manifestazione. In Angola troveremo la squadra di casa che ha speso 63 milioni per organizzare il torneo e che si è rinforzata con cinque portoghesi e un argentino. Nel 2011 in Argentina siamo arrivati quinti, all'Europeo del 2012 abbiamo conquistato il bronzo. Spero di migliorare, anche se sarà difficile inserirsi tra Spagna (cinque mondiali di fila), Portogallo e Argentina».
Maurizio Caldarelli