«Mariotti capisca che sono cambiati i tempi dal 2009»

Pagnini (Follonica Hockey) contesta il lodo sfavorevole «Noi comunque rimaniamo: e lavoriamo sul vivaio».

Scritto da Il Tirreno Grosseto - Pubblicato il 13/07/2013 - 13:40 - Ultima modifica

Sfoglia la sentenza arrivata qualche ora prima, Massimo Pagnini. L’attuale presidente del Follonica Hockey cerca di fare ordine nelle carte che sanciscono il diritto di Massimo Mariotti a ricevere 100 mila euro di indennizzo fra stipendi non riscossi e danni per violazione del principio di buona fede. Un lodo inappellabile ma che la società di via Sanzio ha comunque intenzione di impugnare avendo riscontrato errori di merito e di metodo nella sentenza.
«Stiamo esaminando le carte con i legali – conferma Pagnini – consideriamo la decisione sbagliata soprattutto nel merito, ma anche sul metodo c’è molto da contestare perché, ad esempio, non sono stati accettati testimoni. Il collegio ci è sembrato un po’ troppo ostile alla causa follonichese, contiamo davanti ad un giudice terzo una valutazione un po’ più serena. In ogni caso anche questo collegio ha riconosciuto un risarcimento inferiore di un terzo rispetto a quanto voleva Mariotti, rendendosi conto dell’enormità della richiesta iniziale».
Pagnini ripercorre poi quanto successo a cavallo fra il 2008 ed il 2009, periodo al quale bisogna far risalire l’inizio della querelle.
«A dicembre 2008 - sottolinea Pagnini - comunicai a giocatori ed allenatore le problematiche economiche che stavano emergendo e che ci impedivano di mantenere una squadra di quel livello, cercando di risolvere la questione. Alla fine però fui costretto io a dimettermi mentre una nuova dirigenza subentrò fino alla fine dell’anno e per la stagione successiva, mantenendo parte della stessa squadra e decidendo di non avvalersi dell’opera del coach grossetano Massimo Mariotti per la stagione 2009-2010. Quando sono rientrato nel 2011 mi sono impegnato a ripianare tutte le pendenze societarie ed è quello che stiamo facendo con i privati e con lo stato, anche se le tempistiche sono molto diluite nel tempo».
E poi aggiunge: «A Mariotti una proposta è già stata fatta ed è stata giudicata insufficiente. Purtroppo il mondo è cambiato dal 2008, siamo in un’altra era storica ed economica: speriamo sempre che Mariotti capisca la situazione e si riesca a trovare un accordo, così come stiamo coprendo tutte le altre pendenze c’è la volontà di risolvere anche questa situazione nei limiti del possibile e delle disponibilità attuali».
Era stato impossibile ricomporre la vicenda nei termini in cui Mariotti l’aveva prospettata e l’allenatore-giocatore aveva deciso di ricorrere al Tribunale, che aveva poi individuato la competenza nel lodo indicato dagli stessi regolamenti federali.
Il periodo al centro dell’indennizzo, va ricordato, è quello che va fino al giugno 2009 per gli stipendi non riscossi e che copre l’intera stagione successiva per la violazione del principio di buona fede. Pagnini tranquillizza comunque sul futuro della squadra azzurra. «Il nostro impegno rimane, stiamo lavorando sui giovani e sul vivaio per mantenere il nostro ruolo sociale e per poter far fronte alle situazioni che sono eredità del passato. Ripeto poi che da parte nostra c’è la volontà di arrivare ad un accordo ma che non si può prescindere dalle situazioni economiche attuali così diverse rispetto agli anni cui si riferisce il lodo».

Michele Nannini

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