Massimo Mariotti, ma un po’ dispiaciuto lei sarà: ha fatto causa contro la società che ha contribuito a lanciarla nell’olimpo dell’hockey...
«Io ce l’ho con chi ha fatto sì che si arrivasse a questa situazione. Io con i tifosi di Follonica parlo ancora, ero a cena con loro poche sere fa. Ma fino a che non riscuoto, ho ancora rabbia dentro. Non riesco a godermi le soddisfazioni sportive. Chi fa dell’hockey una professione, ha una rabbia tripla. C’è tanta amarezza: la Coppa dei Campioni l’ho vinta con il Follonica, in casa».
Ma la società le avrà fatto delle proposte in questi anni, si farà fatta sentire...
«Buona volontà non c’è mai stata. Prima non rispondevano. Poi mi volevano riconoscere solo qualcosa per il 2009 e non anche per il periodo successivo. Mi hanno poi fatto una proposta irricevibile, trentamila euro spalmabili in dieci anni. Quando mi proposero di tagliarmi lo stipendio del 30%, replicai che avrebbero dovuto tagliarlo così anche ai giocatori».
Con questo documento in mano, adesso sarà pagato.
«Io mi auguro un accordo tra i presidenti che si sono succeduti. Mi auguro che entro dieci giorni arrivi una risposta dalla società. Adesso la parola spetta a loro».
Altrimenti?
«Altrimenti sono pronto a chiedere delle sanzioni sportive nei confronti della società. C’è una norma precisa che prevede questa possibilità. Si va dai punti di penalizzazione alla radiazione».
Ma lei non arriverà fino a questo punto, non chiederà l’applicazione di queste sanzioni.
«Invece sì».
(p.s.)