Cosa lega un mito della musica mondiale come Nick Mason e un portiere di hockey su pista di 12 anni? Il mondo dei social network e un album entrato nella storia come “The Wall” dei Pink Floyd: proprio grazie a essa il giovane Matteo Maggio, portiere grossetano dell’Asd Follonica Hockey, è entrato in contatto con il batterista di Birmingham. Il ragazzino e il musicista si sono scambiati la foto diventando “amici”.
La storia nasce quando a Massimo Maggio, padre di Matteo e fan dei Pink Floyd, viene un’idea originale. «Matteo è un bambino ma ha già una conformazione fisica robusta – spiega il padre – e durante gli allenamenti di hockey su pista i ragazzi e gli avversari dicevano di lui: non è un portiere, è un muro. Così, vista la mia passione per il gruppo britannico, ho deciso di dipingergli i cosciali e i guantoni che usa nelle partite con la grafica del disco “The Wall” (FOTO).
Intanto le foto di Matteo con i disegni di “The Wall” arrivano sul profilo Facebook del ragazzo, che il padre controlla e segue assieme al figlio. «Da lì le immagini hanno iniziato a circolare anche nei numerosi siti dei fan dei Pink Floyd – continua Massimo Maggio – finché un giorno mi sento dire da Matteo che un certo Nick Mason gli ha scritto facendogli i complimenti per le foto. Sulle prime quasi non ci credevo, invece era davvero Mason a scrivere».
Da lì è iniziata una fitta corrispondenza, prima solo sui social network, poi con la posta tradizionale. A casa Maggio è arrivato l’indirizzo cui spedire le foto in originale di Matteo con cosciali, guantoni e maglia di “The Wall”, assieme a una bella foto di Nick Mason autografata con dedica. Della cosa sono stati informati anche David Gilmour e Roger Waters che hanno contribuito ad aumentare la collezione di foto autografate della famiglia grossetana anche se solo con serigrafie.
Michele Nannini