“Hockey si, Hockey no” questo era il tema del dibattito andato in scena questa sera all'Oratorio Sacro Cuore. Anche se di vero e proprio dibattito non si può parlare: l'invito rivolto al Sindaco di Novara, Andrea Ballarè, e all'Assessore allo Sport, Giovanni Agnesina, non sono stati raccolti, con le personalità politiche assenti giustificati all'incontro, per impegni pregressi ed improrogabili. L'incontro ha visto invece la presenza corposa dei tesserati e dei sostenitori del club azzurro.
Si è discusso del futuro di questo sport sotto la Cupola, che sta attraversando ormai da molto tempo un momento di crisi, economica e anche di pubblico (rispetto al periodo d'oro, ovviamente). A prendere la parola per primo il Vice-Presidente Ricci: “Quest'anno per me è stata un'esperienza divertente. Non conoscevo questo sport, ma mi sono appassionato. Sponsor non ci sono, difficoltà sono tante e l'aiuto è poco, soprattutto dalle amministrazioni. La situazione attuale deve essere nota: ci teniamo a continuare quanto costruito in questa dura annata, ma va fatto uno sforzo da tutte le parti. Dobbiamo cercare un nuovo presidente e un main sponsor che dia linfa alla squadra. Spero di poter dare una risposta positiva e concreta.”
Prende la parola anche Mario Ferrari, tecnico di Settore Giovanile e Prima Squadra: “Abbiamo cercato di tenere vivo questo sport, con tradizione nella nostra città. Abbiamo il rammarico di non riuscire a sfruttare il potenziale, elevato, che abbiamo. Ci viene detto da amministrazioni che dobbiamo puntare sui nostri giovani per sopravvivere: noi lo facciamo già e siamo nella massima serie grazie a loro ed al loro lavoro.”
Corposo l'intervento del Direttore Generale Caressa che interviene a tutto tondo sui temi caldi: “Lo sport non deve essere politica, e lo ribadisco. Questo anno è stato un sacrificio grosso, il nostro non è uno sport minore: è uno sport che conta nella storia di Novara, che regala emozioni e non dobbiamo farle scomparire. La scorsa stagione siamo partiti con la strada segnata, quest'anno ripartiamo per fare meglio. Peccato che questa amministrazione ci vada contro per miei passati in politica. Sono uno sportivo, se o quando rientrerò in politica non lo so, ma dovesse accadere lascerei ovviamente questa carica.”
Ampio discorso anche sul settore giovanile: “Al comune abbiamo chiesto una struttura – continua Caressa - per coltivare i nostri giovani: ad oggi siamo in difficoltà, non abbiamo avuto nessun regalo, tutte le ore usate le abbiamo pagate. Non chiediamo un contributo monetario in questo momento difficile, ma la gestione di una struttura, per esempio quella di Viale Buonarroti, ad oggi gestito poco e male. Il Settore giovanile è la base della nostra piramide.”
La chiusura è dedicata ai temi caldi, che riguardano le scadenze: “Entro il 15 luglio dovremo chiudere l'iscrizione per il Campionato Italiano, e i tempi sono anche più stretti per l'Europa. Le difficoltà avute non riusciremo ad affrontarle ancora da soli: ho avuto incontri prestigiosi e positivi con altre società sportive. Non dobbiamo viaggiare su strade parallele, entrare in competizione. Non dobbiamo essere capofila, ma aiutarci per il bene di questo sport. Negli ultimi giorni ho ricevuto un serio interessamento da parte di un'altra città portare la squadra altrove. Se sensibilizzazione arrivasse a spazi giusti potremo evitare di disfare questo bellissimo giocattolo che abbiamo costruito con sacrifici.” termina Caressa.
Sul lato sportivo parola ad un infuocato ds Minetti: “L'obiettivo è quello di costruire a partire dall'anno passato. I ragazzi argentini vorrebbero tornare, hanno trovato una famiglia. Ma sono professionisti e devono fare scelte: entro martedì prossimo darò risposte ai ragazzi sulla possibilità di una permanenza qui. In condizioni così difficili è impossibile andare avanti, e se non avrò la possibilità di proseguire il lavoro fatto sono pronto a lasciare la mia carica. Sono arrabbiato perché ci viene detto che dobbiamo ripartire dalla Serie B dopo quanto fatto.”
Federico Mulas