Il Cerh in conferenza stampa: la finale si gioca, grazie hai club

Una mattinata di trattativa tra Comitato Europeo, Porto, Benfica, Fderazione Portoghese. Alla fine c'è l'accordo: capienza della Dragao Caixa aumentata di 150 posti per i supporterà del Benfica. Garantita anche una maggiore presenza di polizia, ma sarà certamente un lungo pomeriggio.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 02/06/2013 - 09:27 - Ultima modifica 04/06/2013 - 11:29

ULTIMORA: trovato l'accordo che salva la finale di Eurolega tra Porto e Benfica, la prima della storia tra due squadre portoghesi. Il Benfica avrà 150 biglietti in più per i suoi tifosi. Fischio di inizio alle 18 ore italiano in diretta streaming.

Il Benfica inaugura il giorno della finale di Eurolega con un titolo che è tutto un programma: "vittoria della intimidazione, della violenza e della mancanza di etica". Il riferimento è a quanto avvenuto ieri pomeriggio all'interno della Dragao Caixa, l'impianto dove si gioca la Final Four dell'Eurolega: un impianto moderno, ma troppo piccolo per poter gestire contemporaneamente le tifoserie di Porto e Benfica, acerrime nemiche. Già ieri, nonostante l'esiguo numero di tifosi arrivati da Lisbona, la tensione è stata altissima. Come testimonia il video postato sulla pagina facebook di hockeypista.it pochi minuti dopo i fatti, le due tifoserie sono venute in contatto ed è dovuta intervenire (con grave ritardo) il servizio di vigilanza del Porto e la Polizia che stazionava proprio sotto alla curva in cui si sono verificati i tafferugli, arrivati fin dentro alla pista mentre Benfica e Barcellona si preparavano a dare il via alla parrtita. 
Oltre a un problema di sicurezza, il Benfica lamenta la mancanza di biglietti per i propri tifosi che, di fatto, non potranno assistere al match poichè il Porto non ne ha concessi per la finale se non in quantità esigua. Il club di Lisbona chiama in causa anche il Comitato Europeo che è impeginato già da ieri sera in una difficilissima opera di mediazione che, a quanto pare, non pare abbia dato grossi risultati.
La sintesi della posizione del Benfica è molto semplice: se non ci saranno biglietti per i nostri tifosi e non sarà garantita a loro e ai nostri giocatori la sicurezza, noi non scenderemo in pista e lasceremo che a vincere siano la violenza e l'intimidazione.

Ecco il testo completo del comunicato del Benfica.
"Vittoria della intimidazione, della violenza e della mancanza di etica.
Dopo quello che è accaduto nel pomeriggio di sabato all'interno della Dragao Caixa, con condizioni di sicurezza a livello di competizione amatoriale che hanno permesso minacce ai tifosi e gesti irriguardosi per tutti i club presenti alla Final Four, il Benfica ha preso contatti con l'obiettivo che siano garantite per oggi le condizioni di sicurezza che la PSP (la Polizia di Stato Portoghese) non ha garantito per la giornata di sabato e biglietti per i suoi tifosi, tenendo presente che il Benfica è una delle finaliste e che si tratta della principale competizione europea.
La risposta del Comitato Europeo (CERH), responsabile della organizzazione, non avrebbe potuto essere più sorprendente: non può garantire la cessione dei biglietti di ingresso della finale. Ancora più sorprendente è che il presidente del Comitato Europe ha detto che le richieste del Benfica sono totalmente legittime, ma che non può farci nulla.
Per questo, il Benfica non si presenterà in pista per la finale di Eurolega. Per il club vincitore sarà la vittoria della intimidazione, della violenza e del non rispetto delle più elementari regole di etica in una competizione di queste dimensioni.
Da parte della Polizia si è dimostrato, ancora una volta, che ci sono due istituzioni differenti. Una a nord (dove si trova Porto, ndr), preoccupata soltanto degli interessi di un club, e una al sud (dove si trova Lisbona, ndr), quest sì orientata al mantenimento dell'ordine pubblico. Un caso, un in più, all'attenzione del Ministero degli Interni.
Il Benfica ha fatto di tutto per dare dignità e sviluppare l'hockey su pista, ma non può scendere a patti in questo tipo di situazioni.
Dato che il Cerh sembra disposto a permettere che uno dei due concorrenti infranga le regole più basilari della sportivià, il Benfica si vede costretto ad agire, per l'interesse e la sicurezza dei suoi tifosi. A perderci sarà l'hockey su pista".

 

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