NOVARA
Adesso l’Hockey Novara sogna il colpo grosso. Gli azzurri questa sera a Lodi (ore 20.45) possono chiudere i conti ed approdare alla semifinale play off che manca addirittura dalla stagione 2001-2002, quella dell’ultimo scudetto. Un traguardo che avrebbe dell’incredibile alla luce di tutto ciò che è successo dopo il ritorno in A1 degli azzurri e, soprattutto, considerando il valore dell’avversario da superare. Serve una vittoria, la più difficile da cogliere però. In un “Pala Castellotti” caldissimo con biglietti ridotti per gli abbonati.
Curiosa la situazione in riva all’Adda. L’infermeria si è svuotata di colpo dopo la sconfitta in gara 1. Dal “tutti acciaccati” (Losi, Motaran, Platero e Tataranni) che aveva accompagnato la vigilia della sfida giocata in viale Kennedy al “tutti disponibili e quasi in perfetta forma” di queste ultime ore. Di fatto già nella prima sfida Bresciani aveva potuto alternare la totalità degli elementi del suo organico. Stavolta la novità più rilevante dovrebbe essere rappresentata dal ritorno nel quintetto iniziale di Tataranni: «Sento ancora un piccolo fastidio, ma è sopportabile. Nel complesso sto abbastanza bene – spiega l’attaccante materano – Giocherei questa partita anche su una gamba sola…».
«Il Lodi non è solo Tataranni – replica mister Mario Ferrari (nella foto) – E’ un grande giocatore, ma sabato ha sfruttato anche il lavoro svolto dai compagni in precedenza. E’ entrato quando noi eravamo ormai in debito di ossigeno di fronte ad una squadra che ha tante alternative, tutte di alto livello». Anche questa settimana non sono mancati i problemi in casa Novara: «Si è fermato Mario Rodriguez – racconta l’allenatore azzurro – per un problema alla schiena. Soffre di una discopatia. L’abbiamo tenuto a riposo per averlo a disposizione almeno in partita. Non possiamo fare a meno di lui. Ma non cerchiamo alibi; siamo ad un passo da un’impresa e vogliamo giocarci le nostre possibilità fino in fondo».
A dirigere il match ci sarà il duo Da Prato-Molli che dovrà dimostrare di saper gestire anche le pressioni derivanti da un ambiente caldissimo. Intanto ieri mattina i giocatori azzurri si sono rilassati e divertiti con la piacevole visita all’Istituto Sacro Cuore dove si sono esibiti in una simpatica dimostrazione hockeistica che ha letteralmente scatenato l’entusiasmo di tanti piccoli tifosi. Un’iniziativa da ripetere per difendere e coltivare un patrimonio sportivo cittadino irrinunciabile.