Novara resta un tabù per il Lodi che si arrende 4-3

In un Pala Dal Lago colorato di giallorosso, la squadra di Bresciani, con Tataranni a mezzo servizio, si arrende per la seconda volta in questa stagione ai padroni di casa e conferma di avere cronici problemi di approccio ai play off scudetto da affrontare sempre in rimonta.

Scritto da Paolo Virdi - Pubblicato il 05/05/2013 - 10:12 - Ultima modifica 10/05/2013 - 06:59

Novara, un tabù. Passano gli anni, trascorre inesorabilmente il tempo, ma quando il Lodi scende in pista sul parquet di Via Kennedy il risultato è sempre quello. La sconfitta.
Così è andata anche in questa stagione, nella quale l’Amatori ha collezionato due sconfitte su due, compresa la prima dei play off. E questo è un rituale che colpisce da parecchie stagioni: l’anno scorso il Lodi perse a Follonica, l’anno prima a Molfetta. I play off, la storia insegna, sono totalmente indigesti all’Amatori.
In questa gara però le attenuanti hanno nome e cognome: Massimo Tataranni. Il materano è infortunato e viene schierato da Bresciani negli ultimi 11’ di gioco, periodo nel quale rivolta come un guanto una partita giocata con ampia sapienza da un Novara  estremamente giovane, ma troppo corta di cambi e di fiato.
Brillano invece i piemontesi, Nicoletti para tutti i tiri puliti, dando ampia sicurezza ai suoi; Mario Rodriguez si conferma grandissimo difensore (ahi, se attaccasse con la stessa convinzione con la quale difende…), mentre Romero e Gonzales mettono in difficoltà la difesa giallorossa con la loro velocità. L’ultimo del quintetto è Matteo Brusa: un italiano di ottima qualità, forse troppo poco “chiaccherato” per quanto realmente vale.
Nel Lodi invece non si salva nessuno: troppe imprecisioni e zero soluzioni; l’assenza di Tataranni praticamente toglie ogni sbocco offensivo ai giallorossi, che segnano le prime due reti con conclusioni da metà pista e palline spizzate. Così nasce il vantaggio repentino del Lodi, con tiro di Platero dalla mediana e deviazione perfetta di Festa che manda in visibilio i 250 lodigiani presenti in tribuna. Un numero che clamorosamente supera i presenti tra i padroni di casa.
Ma il vantaggio dura giusto il tempo di mettere la palla al centro, poi Romero con un rovescio da metà pista che passa in mezzo ad una selva di gambe, impatta. Al 22’  i padroni di casa ribaltano al punteggio con Rodriguez, che da destra fa secco Losi con un diagonale. Il vantaggio è meritato, anche se Losi non corre grandissimi pericoli, esattamente come Nicoletti, che deve guardarsi dal classico movimento di Joao Pinto, che da dietro porta non trova alcun sbocco, patendo più di ogni altro l’assenza dal rettangolo di Tataranni. Motaran lotta come un Leone, mentre Platero gioca forse la sua peggior partita della stagione, insieme ad un Festa che non punge nemmeno con il tiro dalla media, apparendo difensore poco incisivo ed attaccante incolore.

Nella ripresa il Novara decide il match grazie alla coppia Romero – Gonzales, che fanno della velocità la loro prerogativa, con lancio in contropiede del primo e testa a testa perfetto di Gonzales, con gancio chiuso all’angolino dopo una finta ubriacante ai danni di Losi.
All’11’ Gonzales si ripete, trasformando un tiro di prima. Gol fotocopia con movimento identico al vantaggio, come conferma in sala stampa “si, mi sono ricordato di come Losi avesse abboccato alla finta precedente. Così ci ho riprovato e mi è venuto un gol identico”. Veloce e furbo, Gonzales.
Il Novara cala vistosamente, a causa di una rotazione che prevede il solo Mastropierro ed Il Lodi rende vibrante il finale, con due reti, frutto di una conclusione da metà pista spizzata e del classico gol di Tataranni, uomo che fa dell’area di rigore il suo territorio di caccia.
La rimonta però non si conclude ed il Novara conferma ciò che la storia insegna: in via Kennedy non si passa.

 

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