Afp, un patrimonio da tutelare

Il bisogno di unità d'intenti per portare avanti un ideale, più che una squadra di hockey su pista.

Scritto da Giovinazzoliveit - Pubblicato il 12/03/2013 - 11:34 - Ultima modifica

Si scrive Afp Giovinazzo, si legge fede, passione, emozioni, identificazione con una città.
Per questo l'esperienza hockeistica giovinazzese è un patrimonio da tutelare, oltre gli steccati delle diverse opinioni, oltre le divisioni che troppo spesso attanagliano questa bella, ma controversa cittadina.
La missiva degli Ultras Afp ci ha dato lo spunto per una riflessione, che comincia con il commento del direttore sportivo Vito Favuzzi, principale accusato dal tifo organizzato.
L'attuale ds, sentito da noi telefonicamente, in relazione all'ultima gara di campionato, vinta per 4-1 contro il Trissino, ha voluto solo dirci di "aver sentito solo gli applausi a fine gara di tanta gente che vuole bene a questi ragazzi ed a questa società".
Alcune considerazioni però sono d'obbligo per chi, come noi, fa cronaca.
Abbiamo inteso dare voce ad ogni componente, nella massima libertà di espressione, ma ribadiamo un nostro punto di vista fermo: con le divisioni non si va da nessuna parte, tanto più che la quasi totalità della tifoseria si è mostrata vicina al progetto biancoverde.
Un progetto partito qualche anno fa e che ha portato (compreso quest'anno) il nome dell'Afp tra le migliori squadre in Europa, tanto da entrare nella top 20 del ranking europeo.
Giovinazzo ha vissuto l'ebbrezza di un terzo posto in regular season solo un anno fa, con tanti sacrifici portati avanti non solo da chi oggi è accusato di essere responsabile unico di una crisi di risultati che tuttavia inizia a risolversi, ma anche dai tanti volti che, nello spogliatoio, in campo e sugli spalti hanno saputo spingere uniti verso una meta insperata.
Una stagione sottotono capita e la salvezza, in un momento storico in cui anche lo sport ha di che piangere, non ci pare una vergogna, soprattutto al sud.Alcune nuove componenti societarie avrebbero potuto dare un contributo maggiore alla causa, ne siamo certi e capiamo il rammarico di chi lo sostiene, ma in una fase delicata come questa è l'unità d'intenti quella che conta.
Così come è importante rammentare che nella vicenda della cessione di Dario Gimenez, per citare solo un esempio, una forte spinta l'ha data proprio la contestazione di una frangia della tifoseria afippina nei confronti dell'attaccante argentino e non la volontà del sodalizio.
L'amore e la passione per dei colori sono quelli che animano i tifosi, ma anche quasi tutti i membri della società, Vito Favuzzi in primis, a volte vulcanico certo, ma che rammentiamo con le lacrime agli occhi dopo tante vittorie sofferte, come un buon padre di famiglia verso un traguardo raggiunto dai suoi figli.
C'è quindi bisogno di rispetto di ogni componente che rende possibile portare Giovinazzo alla ribalta delle cronache nazionali sportive. C'è bisogno di mantenere questo tesoretto ben conservato, senza sfasciare tutto. C'è bisogno, e lo crediamo davvero, di quella pacatezza che il professor Gianni Massari, totem di questo sport, ci ha ricordato essere l'unico viatico verso il raggiungimento di obiettivi comuni e la salvaguardia di questo infinito patrimonio sportivo.
Cori, striscioni, bandiere e tamburi, notti insonni per le trasferte sono il sale di una passione, la stessa di chi prova, con sacrifici economici e non, a progettare un futuro per quella gloriosa maglia.
Oltre i tentativi di speculazioni politiche, oltre qualche bega artatamente costruita, la voglia di giungere ad una salvezza importante deve prevalere.
Si potrà applaudire o fischiare, chi paga il biglietto ( e solo quelli...) ha tutto il diritto di farlo. Ma, lo scriveremo fino alla noia, c'è la necessità di tener ben stretto un valore aggiunto di questa cittadina, come accade per Conversano nella pallamano o per il Bari calcio rapportato ad una intera provincia.
Lustro ed emozioni, questo è stata l'Afp di fine anni '70 ed inizio anni '80. Voglia di ricominciare e di riprendersi la storia, anche con tutte le difficoltà del caso, è l'attuale Afp.
Sciarpe tese sugli spalti e squadra cattiva in campo, con una società attenta agli errori e che non smetta di alimentare un progetto. Di questo vogliamo raccontare. Di questo ha ancora fortemente bisogno Giovinazzo.

Gianluca Battista

 

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