La saggezza del capitano

Giovanni Zen, il capitano, è pronto. La pausa programmata per le nazionali darà modo al gruppo giallorosso, esclusi Nicolas, De Oro e Ambrosio convocati in azzurro, di preparare al meglio le sfide mortali che gli attendono a partire da mercoledì 13 quando al PalaInfoplus arriverà un Faizané Lanaro in cerca del pass per la Final Four di coppa Cers.
Il ragazzo di Campese è ben consapevole della posta in palio: «Il nostro motto è pensare ad una partita per volta. In questo momento nella nostra testa c’è solo Breganze. Aggiungo, a nome del gruppo, che nessuno crede di avere già la qualificazione in tasca. È vero che siamo in vantaggio di due reti e che giochiamo in casa ma se, anche solo per un momento, pensassimo di avercela già fatta rischieremmo seriamente di compromettere tutto. E noi non possiamo permettercelo, accedere alla Final Four sarebbe come raggiungere il primo significativo traguardo stagionale per Bassano. Contro i rossoneri sarà durissima, la Relac Valdagno verrà dopo». Per il sodalizio bassanese sarà dura bissare il successo in coppa della passata stagione per svariati motivi: «Secondo me quest’anno la coppa Cers è ancora più difficile e competitiva – continua Zen – . Basti pensare a squadre come il Vendrell, fresco vincitore della coppa del Re in Spagna, o il Vilanova. Tali compagini sono più che attrezzate per ambire alla vittoria finale. Inoltre dalla nostra parte stavolta non c’è il fattore campo». La Geo&Tex, tuttavia, può consolarsi con la constatazione che si presenta nel momento più caldo della stagione sorretta da un’eccellente condizione: «Beh mister Giudice ci ha concesso un paio di giorni di pausa quindi, di fatto, non riusciremo a staccare la spina. In ogni caso infortunati da recuperare non ne abbiamo e la condizione atletica della squadra è molto buona. In definitiva arriviamo a questo trittico nelle condizioni psicofisiche ottimali. Inoltre la squadra sta maturando sempre maggior consapevolezza nei suoi mezzi, sono almeno due mesi che non subiamo una sconfitta e che pratichiamo un ottimo hockey».

Marco Polo