«Lodi-Novara era la sfida più attesa»

il doppio exParasuco ricorda gli anni “roventi” e le gare al “Revellino”

Scritto da Il Cittadino di Lodi - Pubblicato il 05/03/2013 - 13:06 - Ultima modifica

NOVARA
«Vivere quella partita era spettacolare, sia con la maglia del Novara che con quella dell’Amatori». Parola di Livio Parasuco, ex portiere che ha portato sulle spalle i colori di entrambe le squadre che domani sera si affronteranno al “PalaCastellotti”. Nato a Trieste nel luglio del 1960, Parasuco comincia la sua carriera nel Pordenone, giocando poi ad altissimi livelli a Novara, Lodi e Monza. In riva all’Adda approda a cavallo tra gli anni 80 e 90 giocando assieme ai vari Gonella, Belli, Rubio, Nava e Citterio.
«Ricordo che la partita fra Amatori e Novara era di sicuro una delle più sentite d’Italia - commenta l’ex portiere, che ormai da 27 anni vive e lavora in Piemonte -: l’attesa era tantissima sia da una parte che dall’altra, i giocatori non vedevano l’ora di affrontarsi e il pubblico era quello delle grandi occasioni».
Le più belle sfide sono state sicuramente al “Revellino”: «Era bellissimo perché il pubblico era sempre numeroso - continua Parasuco, campione del mondo con la maglia azzurra a Sertãozinho nel 1986 -, faceva sentire il fiato sul collo, i giocatori certo non badavano al sodo e sia dentro che fuori dalla pista l’atmosfera era sempre un po’ tesa. Ma era incredibile perché la partita assumeva i contorni dell’impresa e venire a giocare in quell’impianto era emozionante perché trasmetteva delle scariche di adrenalina impressionanti».
Difficile per l’ex portiere giallorosso fare un pronostico sulla sfida di domani sera a Lodi. Da almeno tre anni infatti Parasuco si è completamente allontanato dal mondo dell’hockey per avvicinarsi a un’altra disciplina sportiva: «Sì, ormai non sto più seguendo l’hockey, ho cambiato completamente vita e mi sono dato alle immersioni subacquee. So che a Novara non c’è più il pubblico di una volta mentre Lodi resiste imperterrita nonostante gli anni e le delusioni. Ecco, essendo stato ex di tutte e due le squadre posso certamente affermare che i due pubblici di Lodi e Novara sono stati in assoluto i più belli d’Italia. Se dovessi esprimere una preferenza però direi Lodi, perché in Piemonte la gente va al palazzetto solo se la squadra vince, a Lodi invece c’è una tradizione più viscerale e l’amore per la squadra viene prima di qualsiasi risultato. Qualche anno fa sono tornato al “PalaCastellotti” da allenatore e il pubblico mi ha anche “beccato”, forse perché ero uno che in pista dava tutto, anche da avversario».

Aldo Negri

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