Curti si sente l’Amatori cucito addosso

Tataranni non era al meglio e il 22enne attaccante lodigiano ha giocato 15’ martedì col Trissino. «I compagni si fidano di me, spero di ritagliarmi il mio spazio».

Scritto da Amatori Lodi - Pubblicato il 21/02/2013 - 16:11 - Ultima modifica

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Nel 4-0 di martedì, con cui l'Amatori si è facilmente sbarazzato di un Trissino ridotto ai minimi termini, c'è stato nuovamente spazio per lui. Lui che undici mesi fa, il 24 marzo 2012, in Amatori-Molfetta dello scorso campionato aveva realizzato il suo primo e sinora unico gol in Serie A1. Lui che seppe stregare Pino Marzella, tanto da essere promosso in prima squadra ed essere voluto fortemente anche quest'anno, e che gode della massima stima e fiducia anche da parte di Gigio Bresciani.
Stiamo parlando di Stefano Curti, attaccante lodigiano classe 1990, che martedì contro il Trissino è stato impiegato per più di un quarto d'ora dal nuovo tecnico: «Sono contento di aver potuto giocare martedì e di essere rimasto in pista anche diversi minuti. Negli ultimi giorni mi sono allenato tanto e giocare è il miglior premio per gli sforzi che sto facendo - spiega Curti -. Tataranni aveva un problema alla gamba e per questo Gigio mi aveva detto di tenermi pronto, perché se dopo il riscaldamento non ce l'avesse fatta sarei partito titolare. Una volta che Tataranni ce l'ha fatta poi pensavo che sarei entrato nella ripresa e invece già prima dell'intervallo è arrivato il mio momento. Ho cercato di fare del mio meglio, sono felice che sia andata bene per me e soprattutto per la squadra che ha fatto il suo portando a casa il risultato».
Dai minuti di martedì col Trissino un passo indietro alla straordinaria esperienza di sabato a Oporto, dove lui era in panchina a soffrire a fianco dei suoi compagni. Una partita che Curti racconta così: «È stata una serata fantastica, epica, chi non c'era non può capire le emozioni che abbiamo vissuto - prosegue il 22enne attaccante lodigiano -. Eravamo sotto 4-1 all'intervallo, poi Gigio negli spogliatoi ha usato le parole giuste, dicendoci che nel secondo tempo i portoghesi si sarebbero dimenticati della difesa e avrebbero attaccato a testa bassa, perché fa parte della loro mentalità. È stato così e noi siamo stati bravi a sfruttare gli spazi che ci hanno lasciato e punirli. Ci voleva una reazione di grande carattere per non imbarcare dopo essere stati sotto anche 5-1 e i miei compagni hanno dimostrato di essere giocatori con tanti attributi, oltre che grandi campioni».
Il prodotto del vivaio giallorosso parla poi di come siano cambiate le cose nello spogliatoio con l'avvento di Bresciani in panchina: «Gigio ha portato tanta tranquillità ed era quello di cui tutti avevamo bisogno. L'ambiente è stato a lungo sotto pressione, lui è stato bravo a calmare le acque e a riportare la giusta serenità nello spogliatoio e quando i giocatori sono tranquilli possono rendere meglio. In pista sta cominciando a lavorare sui suoi concetti di gioco e col tempo darà sempre di più la sua impronta alla squadra».
Infine l'attaccante lodigiano parla di obiettivi, personali e di squadra, da raggiungere nei prossimi mesi: «A livello personale spero solo di continuare a ritagliarmi il mio spazio in questa squadra. I compagni mi mettono sempre a mio agio, si fidano di me e mi fanno sentire a tutti gli effetti uno di loro: questo personalmente è molto importante e mi spinge a fare sempre meglio - chiosa Curti -. A livello di squadra intanto puntiamo a battere il Saint Omer in Eurolega e, se non ci saranno sorprese, approderemo ai quarti di finale. In campionato l'obiettivo è arrivare al top per i play off e centrare la finale scudetto: poi, una volta arrivati lì, niente è più scontato».

Stefano Blanchetti

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